Gli effetti del lockdown non sono stati tutti negativi. Anzi. In alcuni casi, quei giorni 'sospesi' hanno dato vita a collaborazioni e progetti artistici che, forse, in condizioni diverse, non sarebbero nati e non sarebbero andati ad arricchire il panorama culturale della città.
E' questo il caso della collaborazione tra Stefano Nottoli e Steno (Stefano Nicoli), che sono tornati a lavorare assieme proprio grazie al lockdown causato dalla pandemia di Covid-19: ne è nato un diario scritto a quattro mani che 'racconta' quei giorni e che unisce Lucca e Barcellona (dove vive Steno).
«Un giorno mi telefona da Barcellona il mio amico Steno – racconta il cantautore lucchese, Stefano Nottoli – e mi dice che gli era piaciuto 'Sospesi'». In pratica, Nicoli lo rimprovera di non aver pensato anche a lui per realizzare la raccolta di quelle sette piccole composizioni di musica, parole (poche) e immagini – i videoclip di Manuela Trillo –, di un minuto ciascuna, create nei primissimi giorni di lockdown.
E, così, è nato 'Nahuw', una sorta di 'diario-ricordo' della quarantena che, attraverso suoni e immagini, racconta quei giorni surreali, sospesi e, per molti versi, difficili.
«'Nahuw' e, cioè, la parola Wuhan al contrario - spiega Stefano Nicoli, film-maker e fotografo pubblicitario che da tempo risiede a Barcellona – comprende un periodo di tre mesi: dall'inizio del 'estado de alarma' fino alla Fase 2 in Spagna. Il lavoro si compone di 5 capitoli che illustrano gli stati d'animo più negativi del primi tempi, fino a quelli più speranzosi. Si parla di noia, di attese, di notti buie, ma anche di giorni solari e voglia di tornare a fare festa. Speranze e illusioni che naufragano in un paese dei balocchi».
E, così, da questa dura esperienza del lockdown si è rinsaldata un'amicizia che nasce molto tempo fa e due artisti come Nottoli e Nicoli sono tornati a collaborare assieme.