Il questore ha emesso due Dacur nei confronti di altrettanti cittadini lucchesi. Edgardo Giobbi, attraverso la divisione polizia anticrimine, sta dando un forte impulso allo strumento delle misure di prevenzione, la cui adozione viene dalla legge affidata al questore come autorità provinciale di pubblica sicurezza.
Nel catalogo normativo delle misure di prevenzione a disposizione del questore spiccano i “D.Ac.Ur.” (acronimo di “Divieto di Accesso ad Aree Urbane”), chiamati atecnicamente anche “Daspo urbani” (Daspo più propriamente è invece acronimo del “Divieto Accesso a Manifestazioni Sportive”), irrogati nei confronti di soggetti che reiterano condotte che attentano in senso lato alla sicurezza pubblica ovvero al decoro urbano ed all’ uso di determinati spazi delle città, e che consentono di ordinare l’ allontanamento dal luogo del misfatto a chi staziona in determinate aree e si dedica p.es. all’ accattonaggio molesto, all’ ubriachezza, agli atti contrari alla pubblica decenza, al commercio abusivo ovvero è colto a fare il c.d. parcheggiatore abusivo; ovvero spaccia stupefacenti o si rende responsabile di reati di indole violenta o contro il patrimonio all’ interno o in prossimità di locali pubblici.
Negli ultimi giorni la divisione polizia anticrimine della questura ha irrogato due Dacur ad altrettanti soggetti, con numerosi precedenti di polizia e penali, resisi responsabili di condotte che hanno inciso sulla sicurezza della città, e che hanno registrato un tempestivo intervento della polizia: il primo caso ha riguardato il 59enne tratto in arresto dai poliziotti della Squadra Volanti lo scorso 15 maggio dopo aver esploso due colpi con una pistola (rivelatasi poi a salve), aver minacciato con un coltello dei passanti tra l’esterno del centro commerciale e il viale San Concordio, e fatto resistenza ai poliziotti intervenuti. Per lui il questore ha disposto il c.d. Dacur “Willy”, vietandogli per due anni l’accesso e lo stazionamento dinanzi ai locali pubblici di viale S. Concordio e di via Girolamo Savonarola.
Il secondo Dacur, adottato grazie alla proficua sinergia tra la polizia e polizia locale, ha riguardato un 51enne lucchese che staziona nei pressi del loggiato di Palazzo Pretorio, spesso in stato di ubriachezza, e che nei giorni scorsi era stato allontanato sia dalle pattuglie della polizia che dai vigili urbani, ai sensi della normativa sul decoro delle città ed in violazione del regolamento di polizia urbana adottato dal comune di Lucca nel 2018. Per lui, oltre alle sanzioni amministrative per ubriachezza e per violazione del regolamento comunale, il questore ha adottato la misura di prevenzione del Dacur c.d. “urbano”, che gli vieta per due anni l’ accesso in piazza S. Michele, pena una denuncia alla Procura della Repubblica.