E siamo a due. Il secondo furto in meno di un mese che accade in via Don Minzoni a Sant'Anna, nella teca salvavita di fronte alla scuola media, dove appunto nelle ultime ore, probabilmente nella notte scorsa, è stato perpetrato nuovamente il secondo furto del Dae.
Rammarico per l'associazione di volontariato "Mirco Ungaretti Onlus", che un anno fa ha provveduto alla sua installazione e poco prima di natale ne ha subito il furto.
"Solo pochi giorni fa abbiamo rimesso il nuovo dae appena riacquistato dopo il furto di dicembre" – commenta amareggiato Stefano Ungaretti, presidente della onlus. "Ed oggi la beffa. Pure questo ci hanno rubato. A Questo punto siamo molto preoccupati. Non possiamo continuare a comprare Dae per poi farceli rubare".
Ma a quale scopo rubare un apparecchio d'emergenza che serve per salvare vite? Perché privare la comunità di un'opportunità del genere? Forse la mano di qualche vandalo che pensa di divertirsi in mala maniera senza rendersi conto di far del male non solo alla società, ma anche a se stesso ed eventualmente ai propri familiari. Forse opera di chi crede di poterlo rivendere illegalmente ma invano, in quanto trattasi di un oggetto invendibile senza certificato di garanzia e/o contratto di manutenzione.
"Tutti i dae che sono collocati in tutto il territorio, sono contenuti in teche ovviamente aperte ed accessibili a tutti in ogni momento" – sottolinea Ungaretti Stefano - "Ovviamente sono strumenti che possono essere utilizzati da chiunque e sono al servizi di tutti. Impensabile chiudere le teche con lucchetti o sigilli. Ciò non avrebbe alcun senso. Fino ad oggi, dal 2012 che portiamo avanti la nostra missione, possiamo dire che oltre a qualche danno dovuto a vili vandalismi, non abbiamo mai subito il furto di un Dae. Naturalmente può accadere un furto da parte di qualche incosciente, ma due furti, del solito defibrillatore, nel giro di due settimane è roba da pazzi".
Di Dae ce ne sono molti nel nostro territorio, come oramai in tutto il nostro paese, e della relativa utilità lo possono dimostrare le tante persone che vengono rianimate periodicamente in varie parti d'Italia, colte da arresto cardiaco improvviso, che fortunatamente si trovano ad essere soccorse da persone che sanno utilizzare il Dae più vicino e a disposizione. Non per ultimo, il recente caso accaduto ieri mattina nel comune di Borgo a Mozzano, dove un 48enne è stato salvato proprio dal medico e dai volontari della Misericordia per mezzo del dae.
"Noi andiamo avanti con la nostra missione, sia per quello che riguarda l'insegnamento delle manovre di rianimazione, sia per quello che riguarda l'installazione di nuovi Dae" – conclude Stefano Ungaretti. "A questo punto, chiediamo cortesemente alla cittadinanza di darci una mano a sorvegliare tutte le colonne Dae presenti sul territorio, segnalandoci eventuali danni o quanto altro".
Per informazioni : www.mircoungarettionlus.it .