Esulta moderatamente Giovanni Martini al telefono. "Finalmente è stata fatta giustizia" esordisce. E' davanti al suo locale dove i vigili hanno appena rimosso i sigilli del sequestro disposto dal Gip del tribunale di Lucca il 29 settembre. "Oggi me ne sto con la mia famiglia - dice - cercate di comprendermi. Sono stati giorni difficilissimi, ci siamo sentiti come dei criminali solo per avere la colpa di lavorare 15 ore al giorno e cercare di non farci travolgere da questa emergenza sanitaria che ci ha massacrato. Sono soddisfatto, certo, soprattutto desidero ringraziare i miei avvocati Treggi e Corti che hanno lavorato benissimo e hanno smontato, pezzo per pezzo, le motivazioni del sequestro. Inoltre voglio manifestare la mia soddisfazione per l'operato del tribunale del riesame che, evidentemente, ha riscontrato che il mio operato era giusto e il sequestro sbagliato. Ho sempre avuto fiducia nella giustizia, adesso ancora di più. Infine voglio ringraziare tutti coloro che mi sono stati vicini in queste settimane di sofferenza. Facebook sta esplodendo dopo la notizia del dissequestro. Attenzione, ringrazio non quelli che salgono sul carro adesso, ma quelli che mi hanno dimostrato solidarietà sin dall'inizio. Adesso è troppo facile".
Giovanni Martini ammette: "Sono stati momenti drammatici, io e la mia famiglia ci siamo sentiti come dei criminali"
Scritto da Redazione
Cronaca
14 Ottobre 2020
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