Giovanni Martini esulta. I suoi avvocati, Marco Treggi e Federico Corti del foro di Lucca, hanno vinto e ottenuto il dissequestro del locale, il Caffè Monica in Corso Garibaldi angolo via Vittorio Veneto. E proprio in questi frangenti gli agenti della polizia municipale che, 15 giorni fa, addirittura in dodici, avevano apposto i sigilli, sono intenti a rimuoverli.
Il tribunale del riesame di Lucca composto dal giudice Matteo Marini e dal giudice estensore Michela Boi, ha accolto il ricorso e annullato il decreto di sequestro preventivo del locale emesso dal giudice delle indagini preliminari presso il tribunale di Lucca il 29 settembre. Il Caffè Monica, altrimenti conosciuto anche come bar Giò, è stato restituito, letteralmente, al suo proprietario che ha subito riaperto i battenti.
L'avvocato Marco Treggi non ha mai avuto dubbi: "Il provvedimento del Gip di Lucca era, a mio modesto avviso, eccessivo. Il tribunale del riesame ha dato conto a Giovanni Martini di aver adottato tutti quegli accorgimenti necessari, con cartelli e personale di servizio assunto attraverso un'agenzia ad hoc, per limitare i rumori. Il tribunale ha riconosciuto la impossibilità a distinguere il rumore provocato dal normale flusso di persone, la sera, in quel punto del centro storico e quello causato, invece, dagli avventori del locale del nostro cliente".
Anche l'avvocato Federico Corti manifesta la sua soddisfazione per l'esito del ricorso presentato subito dopo il sequestro disposto dal Gip: "Una decisione corretta quella del tribunale del riesame. Noi abbiamo lavorato per questo obiettivo e il tribunale ha accolto le nostre ragioni annullando il provvedimento. Siamo soddisfatti e sono contento per il mio cliente che è rientrato in possesso del suo locale che è la sua vita e anche la sua passione".
Nella foto: i vigili urbani questa mattina di fronte al Caffè Monica per rimuovere i sigilli