Venti sono gli anni, ma sono anche i venti di cultura che soffiano costanti sul nostro mondo e in particolare, almeno in questi giorni, su Lucca: sono nozze di porcellana tra la nostra città e LuBeC- Lucca Beni Culturali, l’incontro annuale organizzato da Promo PA Fondazione e sostenuto dagli enti del territorio, dalla regione Toscana e dal ministero della cultura.
“Sono stati 20 anni complessi: in questi anni abbiamo visto la vitalità di LuBeC, ma soprattutto l’evoluzione del perimetro culturale, che vede la cultura agire in modo profondo nell’ambito della coesione e della rigenerazione sociale”, ha dichiarato Gaetano Scognamiglio, presidente di Promo PA Fondazione.
La manifestazione si snoderà nei due giorni di mercoledì 9 e giovedì 10 ottobre, articolata dinamicamente in cantieri tematici che, attraverso il proficuo rapporto tra pubblico e privato, svilupperanno variegati temi legati alla promozione culturale, al progresso e alla sostenibilità.
Ad aprire le danze, nell’affascinante cornice del Real Collegio, perfetto connubio tra cultura e innovazione, degli ospiti di eccellenza: i ragazzi dell’orchestra dell’istituto comprensivo “Milani” di Caivano, esempio di una gioventù virtuosa e positiva e della cultura come strumento di promozione e sostegno sociale. Questa mattina hanno, i ragazzi hanno dato avvio al convegno d’apertura di LuBeC 2024 con la loro esecuzione dell’inno d’Italia.
“Una realtà importante dal punto di vista anche della formazione, che aiuta a crescere le persone nelle loro varie sfaccettature. Insegna a convivere, a interagire nella società civile- ha introdotto i giovani musicisti Maria Talarico, presidente del conservatorio di Lucca Luigi Boccherini- Quando vedo giovani che suonano, la prima cosa che noto è la luce nei loro occhi, che viene dall’amore per la musica e dall’impegno. Faccio loro un grande in bocca al lupo per il futuro: se anche nessuno di loro proseguirà per questa strada, sarà comunque un successo, perché si porteranno dietro questa formazione culturale come formazione della persona”.
Di seguito, è stato mostrato un breve video di saluto e di benvenuto, tramite cui varie autorità e figure di rilievo del territorio hanno fatto i loro auguri di buon lavoro a tutti i partecipanti: “In questi vent’anni, Lucca è diventata un modello unico, protagonista di grandi eventi di cultura anche pop, ma sempre nell’ottica della valorizzazione del patrimonio storico, artistico e ambientale e della qualità della vita dei cittadini- ha affermato il sindaco di Lucca Mario Pardini- LuBeC ha il merito di aver portato a Lucca il dibattito nazionale e internazionale sulla gestione e la valorizzazione dei beni culturali, così da rompere il provincialismo che troppo spesso caratterizza la nostra nazione e adottare modelli per fare massa, in un mondo di giganti dove i piccoli devono unire le forze”.
“I venti di cultura sono quelli il cui soffio parte dal nostro immenso patrimonio culturale, che ci spingono verso un futuro complesso ma che, se siamo preparati, ci presenta enormi possibilità- ha aggiunto il neo-eletto presidente della provincia di Lucca Marcello Pierucci- L’obiettivo di LuBeC è preparare i mezzi per affrontare le sfide del domani, concependo il patrimonio culturale come un volano di prospettive nuove e crescita che vanno gestite in modo serio e responsabile”.
In molti hanno voluto, tramite questo piccolo ma significativo saluto digitale, dire qualche parola in merito a quest’evento la cui importanza evidentemente non sfugge, dall’arcivescovo di Lucca Paolo Giulietti al prefetto Giusi Scaduto, che hanno affrontato il tema della cultura rispettivamente nell’ambito della fede e della giustizia, fino a figure rilevanti sul territorio come Valter Tamburini e Marcello Bertocchini.
Non sono mancate, comunque, le autorità politiche e militari presenti in sala, compresi naturalmente il sindaco e svariati membri della giunta: la prima fra queste a prendere la parola è stata Angela Acordon, soprintendente archeologia, belle arti e paesaggio Lucca e Massa Carrara. “Molto spesso l’innovazione si scontra con la conservazione: portare all’efficientamento energetico di un bene culturale non è facile. Io mi interrogo sul modo di permettere l’innovazione mantenendo la fede al nostro compito istituzionale- ha dichiarato- Dobbiamo pensare ai beni culturali come a una forza in cammino, che si incontra con mille altre forze in vita”.
Ma in questi giorni Lucca ha su di sé puntati gli occhi non solo di tutto il territorio, ma persino di tutta Italia: non è dunque un caso che abbia voluto intervenire anche il ministro per la pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, anche lui tramite video.
“Quello di LuBeC è uno spazio unico in cui cultura e innovazione si incontrano, favorendo la nascita di idee e progetti: la cultura ci permette di comprendere e di trasformare il mondo, e in un mondo sempre più interconnesso ci insegna a essere aperti e costruire un futuro inclusivo e sostenibile- ha esordito il ministro- La buona riuscita del cambiamento culturale necessita di azioni concrete che consentano il raggiungimento di diversi e ambiziosi obiettivi, attraverso il coinvolgimento attivo delle persone. Abbiamo tutti un orizzonte comune: il bene del nostro paese”.
L’ultimo saluto prima di entrare nel vivo nei lavori è venuto direttamente dalla regione, con l’intervento di Elena Pianea, direttrice della direzione beni istituzioni, attività culturali e sport: “In questi vent’anni, è rimasta inalterata la qualità dei contenuti di LuBeC: abbiamo stabilito gli standard minimi per i musei, ci siamo aperti al privato, abbiamo affrontato il tema delle fondazioni culturali, e ancora, abbiamo esplorato le potenzialità del volontariato nel sistema dei beni culturali, scrivendo una magna carta che ha fatto scuola- ha ricordato- La cultura, oltre che educazione e svago cruciale, è un’opportunità di benessere, inclusione sociale e accesso democratico ai diritti: LuBeC è parte della storia di ciascuno di noi”.
Foto Ciprian Gheorghita