Riceviamo e volentieri pubblichiamo la velina della maggioranza consiliare che, ieri sera, non ha digerito - forse perché aveva mangiato troppo - la fuoriuscita dell'opposizione dal consiglio comunale a seguito dell'intervento del sindaco e assessore Fabio Barsanti che ha definito 'una perfezione' l'intervento di ieri mattina al campo sportivo di S. Cassiano a Vico. Aggiungiamo solamente una cosa: ieri mattina ad assistere ad un evento vergognoso non c'erano né il sindaco né l'assessore, bensì il portavoce Stefano Giuntini e uno degli addetti stampa, Jacopo Lazzareschi Cervelli. Erano in loro vece oppure per semplice scelta autonoma? Quanto al contenuto di questa velina, riteniamo che l'opposizione farebbe bene a non mettere più piede a Palazzo Santini ritirandosi, questa volta sì, su un ipotetico Aventino perché il fascismo storico è morto e sepolto da un pezzo, ma il suo spirito aleggia ogni tanto in giro per il mondo.
Prima di andare ad esaminare nel dettaglio la pessima condotta dei rappresentanti di minoranza nel corso del Consiglio comunale di ieri sera (8 febbraio), che hanno abbandonato l’assise prima della conclusione dei lavori, è necessario fare una premessa. Il principio di legalità è uno dei caratteri essenziali dello Stato di diritto, afferma l’idea che ogni attività dei pubblici poteri debba trovare fondamento in una legge e la sua tutela sta alla base di qualsiasi concetto di vivere civile.
Attraverso il ritiro forzato dell’impianto di San Cassiano a Vico - dopo reiterati abusi edilizi certificati da due ordinanze del Tar ed una del Consiglio di Stato – l’amministrazione comunale ha dato esecuzione e ristabilito il principio di legalità.
Questo è il punto, il focus da cui partire per motivare l’operato dell’amministrazione che, grazie ad un’azione coordinata con le forze dell’ordine ed i vigili del fuoco, è riuscita a portare a termine in circa un’ora e senza problemi di ordine pubblico un’operazione esemplare, resa complessa da resistenze ed ulteriori infrazioni.
Un’operazione che arriva come epilogo di un lungo tavolo di trattativa con la società, in cui quest’ultima non solo non ha accolto le legittime istanze del Comune di Lucca, ma ha anche continuato a commettere nell’impianto ulteriori abusi edilizi, congelando al tempo stesso l’avvio di qualsiasi operazione di trasferimento dei suoi associati nelle tre strutture comunali messe a disposizione dall’amministrazione già da ottobre.
A fronte di tutto questo, invece che plaudire il ritorno al principio di legalità, l’opposizione ha sfoderato l’arte del benaltrismo, per cercare goffamente di spostare il focus dagli illeciti in atto da anni a San Cassiano a Vico e cavalcare cinicamente una protesta basata sulla disinformazione.
L’ultimo, triste capitolo di questa storia si è consumato a favore di telecamera ieri sera in Consiglio comunale, nel momento in cui l’assessore allo Sport ha risposto ad una raccomandazione del consigliere d’opposizione Giannini sulla vicenda di San Cassiano a Vico (dal minuto 32): un intervento - quello di Barsanti – focalizzato appunto sull’importanza ed il ripristino del principio di legalità, basato su ordinanze esecutive.
Quando l’assessore ha però fatto presente il cortocircuito ideologico del Pd – partito che da sempre porta la legalità come faro delle sue politiche – è iniziata la bagarre, con il capogruppo dell’opposizione che gridava a microfono spento contro l’assessore che parlava, accusandolo paradossalmente di averlo in qualche modo censurato ed intimidito, mentre in realtà era lui stesso a cercare di coprire le parole dell’assessore alzando il tono della voce tanto da farsi sentire anche nel corso della diretta streaming nonostante il microfono spento (dal minuto 47).
È tutto visibile e verificabile sul canale ufficiale Youtube del Consiglio comunale di Lucca.
Successivamente - come sappiamo - si sono verificate altre bagarre, che hanno portato ad una sospensione della seduta ed in seguito all’abbandono dell’aula da parte dell’opposizione.
Abbandono motivato paradossalmente dalla minoranza con “Visto il clima che si è creato, abbiamo deciso di riportare in commissione le mozioni e di non proseguire oltre con il consiglio comunale viste le condizioni. Sono mozioni che meritano tranquillità e serenità per una discussione fluida. Queste condizioni non ci sono”.
Con questo comunicato stampa la maggioranza di governo della Città di Lucca intende riportare verità oggettiva ad i fatti di ieri e rimarcare con forza l’inconsistenza e l’incoerenza di un’opposizione ormai talmente depotenziata da dover passare sopra ai propri principi fondanti solo per trovare pretesti per attaccare l’amministrazione comunale.
Riteniamo tutto ciò vergognoso ed irrispettoso della sede istituzionale dell’assise, anche alla luce delle dichiarazioni a verbale di altri due consiglieri dell’opposizione, che hanno messo in dubbio l’operato di Tar e Consiglio di stato definendo gli illeciti con le parole “presunta illegalità” ed “eventuale illegalità”.