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Scritto da Redazione
Cronaca
01 Agosto 2020

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È mancato nel giorno del suo 93esimo compleanno, il 31 luglio 2020, Giulio Lazzarini. Sindaco di Lucca dal 1994 al 1998, è stato il primo in città ad essere eletto direttamente dai lucchesi. Vinse a capo della lista civica "Vivere Lucca", con il 53% dei voti, al ballottaggio.

Ebbe un'esperienza intensa nell'Azione Cattolica da giovane e nella Democrazia Cristiana successivamente, con la quale fu assessore già in giovanissima età.

Si allontanò poco dopo, non senza polemiche, dalla vita politica, per dedicarsi alla professione. Stimato commercialista, ricoprì la carica di presidente dell'Ordine professionale per molti anni e fu protagonista, con la sua attività, della vita economica della città.

Il volo era la sua passione principale e non appena aveva tempo si rifugiava in aria, ai comandi del suo aereo. Il degrado della vita politica, con Tangentopoli, lo convinse a rimettersi in gioco politicamente solo in età matura, quando appunto fondò la lista civica con cui vinse le elezioni. In quella esperienza politica riuscì a coinvolgere tantissimi giovani che con entusiasmo e impegno vollero dare il proprio contributo per il bene della città.

È stato un amministratore attento e concreto, che ha riportato in ordine le finanze del Comune dopo il dissesto che era stato dichiarato poco prima del suo arrivo. Un Sindaco "tecnico", forse poco diplomatico e poco attento alle relazioni politiche, ma un decisionista. Fu lui ad iniziare la pedonalizzazione della città e questo gli costò lo storico boicottaggio della processione di Santa Croce da parte di alcuni commercianti.  

L'onestà, la sua capacità amministrativa e la concretezza del sua azione sono stati riconosciuti da tutti.

Due anni fa era scomparsa la moglie, Argentina Santarlasci. Lascia i figli Guido, Giorgio, Anna, Carlo e Franca.

I funerali si svolgono lunedì 3 agosto 2020 alle 16 alla chiesa dell'Arancio, con le limitazioni dettate dalle normative vigenti; Giulio Lazzarini, come da tradizione per la parrocchia dell'Arancio, sarà ricordato anche nelle celebrazioni di stasera (sabato 1 agosto) e domani (domenica 2 agosto).

Tra i tanti a ricordarlo anche il presidente della provincia Luca Menesini che ha inviato questa nota alla stampa: «La perdita di Giulio Lazzarini è una perdita enorme per tutta la città. Nonostante la sua veneranda età, Giulio è sempre stato un punto di riferimento per la vita politica e non solo di Lucca. Una persona che sapeva guardare oltre le apparenze e aveva sempre una visione molto chiara del futuro e di come le azioni dell'oggi si sarebbero potute riflettere sul domani della comunità. Ma se ne va anche un personaggio di spicco di quella tradizione cattolico-democratica lucchese che, dal Dopoguerra in poi, ha dato un contributo determinante allo sviluppo e al benessere del nostro territorio. Proprio questa sua grande capacità

Proprio queste sue grandi capacità, ne hanno fatto un sindaco stimato e che ha fatto moltissimo per Lucca, in un momento particolarmente difficile, come quello che si è trovato ad affrontare lui, che vedeva il Comune uscire da un pesante commissariamento e sull'orlo del dissesto.

Ha messo al servizio della comunità la sua esperienza professionale e umana, senza mai risparmiarsi e divenendo, in questo modo, fautore di uno dei primi movimenti civici nati nel nostro Paese, quella 'Vivere Lucca' alla quale in molte parti d'Italia si sono ispirati negli anni che sono venuti, che ha rappresentato una delle prime coalizioni che tendevano all'unità del centrosinistra, mettendone insieme e facendo sintesi delle varie anime, ma che è anche stato un 'laboratorio' politico per molte persone. Un'esperienza che ha, di fatto, anticipato quello che sarà L'Ulivo di Romano Prodi. Del suo insegnamento, in questa fase, restano la strenua difesa delle prerogative del sindaco e del consiglio comunale quali organi dotati di piena autonomia: un importante passo avanti che ha portato a una nuova consapevolezza per questi fondamentali ruoli non solo politici, ma che operano per il bene della comunità intera, come ogni primo cittadino può verificare ogni giorno, lavorando per il proprio territorio.

Ci mancherà la sua esperienza. Ci mancherà la sua visione politica e sociale. Ma soprattutto ci mancherà la sua umanità che lo ha sempre caratterizzato e che ne ha fatto uno dei personaggi che maggiormente ha caratterizzato Lucca in questo scorcio di secolo.

Sono vicino alla famiglia di Giulio per la grave perdita che hanno subito, con la certezza che il suo ricordo sarà per loro, come per ognuno di noi che ha avuto la fortuna di 'camminare' accanto a lui su questa terra, un importante viatico per superare questo triste momento».

Così invece lo ricorda il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini: "Mi tenevo informato sulla salute di Giulio, perchè sapevo che non stava bene. Ma la morte, alla fine, ci sorprende sempre. Giulio Lazzarini ha rappresentato molto nella vita della nostra città sia dal punto di vista professionale che politico. Il suo lavoro da commercialista, con una larga scuola, si è unito infatti all'impegno politico in una stagione difficile del nostro paese.

È stato sindaco dal 1994 al 1998, negli anni cioè che seguirono il terremoto determinato dai processi di “mani pulite”. “Vivere Lucca”, il movimento che identificava la sua azione politica, fu un'esperienza straordinaria, che raccolse le istanze più vive della società civile progressista, al di là degli schemi tradizionali dei partiti, e le introdusse nella vita politica e amministrativa con una forza che divenne esempio a livello nazionale. Quegli anni seguirono un fervore di cui mi sentii parte: per la prima volta, mi accostai infatti alla politica e alla pratica amministrativa.

Dopo un lavoro enorme di risanamento del Comune, l'esperienza di “Vivere Lucca” subì un arresto con la normalizzazione del quadro politico nazionale. Ricordo perfettamente quegli anni: le delusioni che Giulio e quanti erano con lui patirono. Sempre comunque a testa alta come si conviene a chi della politica ne ha fatto un servizio reso alla propria comunità. Ripercorro ancora quei tempi, rivedo Giulio e Argentina insieme – lui con i suoi impeti, lei calma e rassicurante – e con commozione li penso ora di nuovo insieme. Per sempre".

“Giulio non è stato solo un riferimento per la mia esperienza politica, è stato anche un amico vero, prima di mio padre e poi mio, una presenza costante nella mia vita fin da giovane – così il consigliere regionale Pd Stefano Baccelli – non è un caso che sia stato il primo eletto direttamente dai cittadini, è una diretta conseguenza del suo legame sincero e del suo amore ricambiato per Lucca e per i lucchesi. Grande professionista padre e marito di Argentina, la loro grande e bella famiglia è l'ennesima dimostrazione della sua eccezionale persona”.  A testimonianza del loro rapporto Baccelli ricorda anche alcuni episodi personali della loro amicizia: “Giulio lo incontravo nella sua casa di via Sandei andando a studiare dal mio amico Carlo ed è stato lui a portarmi per la prima volta a volare. E poi i mille racconti delle avventure con mio padre e della loro, della nostra Lucca. La città e la comunità perdono senza dubbio un punto di riferimento, a noi il compito di trasmetterne alle nuove generazione i suoi valori ed i suoi insegnamenti, per continuare a vivere Lucca come Giulio ci ha insegnato da amministratore e da uomo”.

Il gruppo consiliare di SìAmoLucca esprime cordoglio per la morte di Giulio Lazzarini. "Una figura importante tra i sindaci che si sono succeduti alla guida della città negli ultimi decenni - si legge in una nota - e che ha fatto della propria onestà intellettuale un tratto distintivo, al di là dell'appartenenza politica, insegnando la convinzione delle proprie idee e la necessità di avere una visione strategica per il futuro. Condoglianze ai figli e all'intera famiglia dalla lista civica SìAmoLucca". 

Esprime profondo cordoglio Confcommercio Imprese per l'Italia – Province di Lucca e Massa Carrara, attraverso le parole del suo presidente Rodolfo Pasquini, nell'apprendere la notizia della avvenuta scomparsa dell'ex sindaco di Lucca Giulio Lazzarini. "Figura importante della politica lucchese – dice Pasquini -, in una fase storica di grandi cambiamenti non solo per Lucca, ma per tutto il Paese, oltre che stimato professionista, lo saluto a nome della nostra intera struttura interprovinciale inviando le più sentite condoglianze alla sua famiglia, in particolar modo al figlio Carlo".

“Un amministratore e politico sempre rispettoso dell’avversario”. Ricorda così il Dott. Giulio Lazzarini  il capogruppo di centrodestra in consiglio comunale Marco Martinelli. Quando fu eletto sindaco- aggiunge l’esponente di opposizione- non ero ancora maggiorenne, e non ho avuto quindi la possibilità di vivere quel periodo amministrativo in prima persona. Successivamente, sempre su fronti opposti, ho potuto apprezzarne le qualità umane, le sue profonde radici cattoliche e le capacità politiche; in particolare durante la campagna elettorale del 2001, che lo vide contendersi il Collegio uninominale di Lucca con Altero Matteoli. In quell’occasione, durante una battaglia all’ultimo voto mi colpi’ positivamente il rispetto e la lealtà nei confronti dell’avversario, che mantenne durante tutta la campagna elettorale. Esprimo, a titolo personale e a nome del gruppo di centrodestra in Consiglio Comunale, sincere condoglianze alla famiglia.

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