Non ha mai accettato la fine del suo matrimonio e, dopo aver scoperto la nuova relazione della moglie, a gennaio scorso, ha minacciato vendetta, effettivamente consumata otto mesi dopo. L’uomo, un cingalese di 47 anni, residente a Lucca da vent’anni, il 2 agosto stava cenando all’aperto presso la pizzeria di un connazionale quando ha visto sopraggiungere l’auto con all'interno l’ex moglie ed il nuovo compagno, entrambi suoi connazionali. La storia tra i due era iniziata tempo prima e l’uomo era stato costretto a lasciare la casa famigliare. A gennaio contattò il nuovo compagno dell’ex moglie e minacciò di ucciderlo la prima volta che li avrebbe visti insieme.
La sera del 2 agosto, alla vista della coppia ha perso la testa: ha lasciato il tavolo, occupato per la cena, si è avvicinato al veicolo appena sopraggiunto, ha aperto la portiera del conducente, estratto un trincetto di grosse dimensioni dalla tasca posteriore dei pantaloni e ha colpito all’addome il compagno dell’ex moglie. La vittima ha provato a difendersi disperatamente afferrandogli il polso per impedirgli di sferrare altri colpi. L’aggressore, non riuscendo a colpire nuovamente la vittima, l’ha afferrata alle caviglie per trascinarla fuori dall’abitacolo del veicolo. Anche la donna, dal sedile lato passeggero, ha provato a fermare l’ex marito riportando, a sua volta, una ferita al polso.
Solo l’arrivo del pizzaiolo e di altri connazionali presenti ha impedito il peggio. L’aggressore è stato allontanato, mentre le due vittime sono fuggite sull’auto, alla volta del pronto soccorso per la sutura delle ferite; ferite per le quali hanno ricevuto, l’uomo, una prognosi di sei giorni, la donna una prognosi di tre.
Il giorno dopo, in questura, hanno raccontato l’accaduto agli investigatori della squadra mobile.
L’indagine ha fatto luce su una storia di maltrattamenti, subiti per anni dalla donna che, nel 2013, richiese un intervento delle forze dell’ordine a seguito di una brutta aggressione da parte del marito. In quella occasione all’uomo furono sequestrate diverse armi di caccia che deteneva legittimamente.
Essendo evidente l’abitudine dell’uomo a detenere armi, gli investigatori della squadra mobile hanno operato una perquisizione di iniziativa dell’abitazione dell’aggressore e rinvenuto due trincetti con lama intorno agli 8/10 cm; uno dei due era ancora custodito nella tasca posteriore dei pantaloni da cui è stato estratto il giorno dell’aggressione.
Agli investigatori della squadra mobile l’indagato ha spiegato che offese simili a quella da lui patita meritano di essere vendicate. Avrebbe confidato ad altri connazionali che era sua intenzione colpire le parti intime del nuovo compagno della ex moglie.
L’uomo è stato raggiunto da divieto di avvicinamento alle due vittime, emesso dal gip del Tribunale di Lucca per i reati di lesioni aggravate e stalking.
Non accetta la fine del suo matrimonio, cingalese accoltella il nuovo compagno dell’ex moglie
Scritto da Redazione
Cronaca
13 Agosto 2020
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