Un operaio di 48 anni, abitante a Capannori e dipendente di una ditta toscana, ha perso la vita mercoledì mattina, 4 dicembre, dopo essere stato travolto da una catasta di legna in provincia di Padova. L'uomo, al momento dell'incidente, era impegnato a tagliare dei tronchi d'albero quando qualcosa è andato storto. La morte è avvenuta intorno alle ore 8.45 a San Giorgio in Brenta, frazione del comune di Fontaniva. Stando a una prima ricostruzione per la vittima sarebbero state fatali le ferite provocate dal peso della legna che gli è caduta addosso, non lasciandogli scampo e uccidendolo sul colpo nonostante le prime cure prestate dai colleghi e l'intervento dei sanitari del 118. Sul punto dell'incidente sono intervenuti anche i carabinieri per i rilievi e i tecnici dello Spisal che dovranno fare chiarezza su tutta la dinamica. Era residente a Capannori, in provincia di Lucca, l'operaio forestale morto questa mattina travolto da una catasta di tronchi mentre stava lavorando per conto di una ditta toscana a Fontaniva (Padova). In una nota La Flai Cgil Toscana, la Flai Cgil Lucca e la Cgil Lucca esprimono il proprio cordoglio alla famiglia e ai suoi compagni di lavoro. «Spetterà alla magistratura accertare la dinamica e le responsabilità, ma per noi l'aspetto centrale è un altro: per quanto tempo ancora saremo costretti a piangere le vittime di questo massacro quotidiano? Perché, nonostante gli avanzamenti tecnologici, le morti sul lavoro continuano ad aumentare? C'è una responsabilità politica e istituzionale che non può essere elusa, chi ha assunto l'onere di governare il nostro paese cosa sta facendo per interrompere questo stillicidio?».
(Corriere del Veneto)