Santa Maria a Colle, cittadini riuniti per denunciare la gravità della questione degli sversamenti dei reflui in acque superficiali
Numerosi cittadini si sono riuniti sabato 26 ottobre a Santa Maria a Colle, sui luoghi interessati dalle ordinanze adottate dal comune circa l’illecito smaltimento dei reflui in acque superficiali: con loro numerosi consiglieri dell’opposizione (Alfarano, Bianucci, Giannini, Olivati, Raspini) e il rappresentante dell’amministrazione Pardini, nonché presidente della commissione LL.PP., Marco Santi Guerrieri.
“I cittadini hanno rappresentato la gravità inerente alla mancanza delle fognature nell’Oltreserchio e hanno sollecitato la realizzazione delle stesse; inoltre, hanno richiesto il ritiro delle ingiunzioni a mettersi in regola con gli scarichi, visto che in tanti casi la cosa è problematica per mancanza di spazi e, inoltre, comporterebbe ingenti spese che poi sarebbero vanificate dal successivo obbligo ad allacciarsi alla fognatura pubblica, una volta realizzata- spiega l’architetto Claudio Pardini Cattani- La situazione di Santa Maria a Colle è solo la punta dell’iceberg: infatti, nella medesima situazione si trovano tutte le frazioni dell’Oltreserchio, salvo qualche rara eccezione”.
“Occorre dire che, dopo svariati decenni in cui non si riusciva a trovare una soluzione per la depurazione dei reflui, la passata amministrazione Tambellini è riuscita a realizzare il cosiddetto tubone, ossia il collettore fognario che deve raccogliere e convogliare i reflui dell’Oltreserchio nel depuratore comunale di Pontetetto, ponendo finalmente le premesse per dotare l’Oltreserchio delle sospirate fognature”, prosegue l’architetto.
Geal, l’ente concessionario (in scadenza nel prossimo anno), ha redatto un progetto complessivo delle fognature per l’Oltreserchio, suddiviso in lotti: ad oggi risultano allacciati al “tubone” gli abitanti di Nozzano Castello, esclusi i residenti dentro il castello, mentre è in fase di realizzazione il primo lotto che da Nozzano Castello raggiungerà la frazione di Nozzano Vecchio.
“Lì i lavori, purtroppo, si fermeranno per esaurimento delle risorse accantonate. Il compimento dei lavori del suddetto primo lotto è previsto entro il 2025- sottolinea Pardini Cattani- Ciò premesso, occorre rilevare che sono stati persi parecchi treni per la copertura finanziaria dell’intero progetto. Mi riferisco alla mancata richiesta di importanti finanziamenti (parecchie decine di milioni di euro) ascrivibili al PNRR, rientrando i lavori in oggetto nelle mission dello stesso PNRR”.
Per far fronte al reperimento delle risorse necessarie, si legge ancora nella nota stampa emessa da Pardini Cattani, nella commissione LL.PP del 16 giugno scorso è emersa l’importanza che l’amministrazione comunale promuova un “accordo di programma” con gli enti competenti, per reperire le risorse necessarie a realizzare e completare le infrastrutture tecnologiche fognarie e acquedottistiche, ancora mancanti nel territorio comunale.
“Il tempo passa e non si vede niente di ciò all’orizzonte. Le giustificazioni che la concessione Geal è in scadenza e che bisognerebbe aspettare il nuovo concessionario lasciano il tempo che trovano. Il comune, in quanto ente proprietario della rete tecnologica fognature/acquedotti, ha tutte le carte in regola per provvedere al reperimento delle risorse necessarie- si afferma ancora- La priorità di procedere a realizzare quanto prima la fognatura nel territorio dell'Oltreserchio è di tutta evidenza. Nell’Oltreserchio sono localizzati i pozzi di captazione dell'acquedotto che garantisce e dovrà continuare a garantire acqua di ottima qualità a Lucca (ma non solo, pure a Pisa e Livorno), tutelando la falda dall'inquinamento dei reflui fognari che attualmente sono sversati nelle acque superficiali e nel suolo”.
Risulta necessario, insomma, che già da oggi l’amministrazione comunale metta a disposizione le risorse necessarie a coprire almeno le spese di progettazione, perché sia possibile proseguire nella realizzazione di quanto già approvato. “Aspettare che maturino i tempi e venga finalmente stipulato l’indispensabile nuovo accordo, per il raggiungimento del quale, peraltro, occorreranno tempi lunghi e per il quale l'amministrazione comunale in carica sembra non essersi ancora adoperata, sarebbe un grave errore. Il comune ha registrato più di 10 milioni di attivo: sarebbe auspicabile che una quota di questo attivo fosse destinata a ciò”.
“Quindi, ad oggi, in mancanza di azioni concrete da parte dell’amministrazione comunale che implementino ulteriori auspicabili scenari, valgono le dichiarazioni fatte in seno alla commissione LL.PP del 16 giugno scorso dall’amministratore delegato di Geal, il quale ha assicurato che esisteva/esiste la copertura finanziaria del progetto approvato del primo lotto denominato Nozzano est-lotto1, per il quale è previsto che l'aggiudicazione a seguito di gara avvenga entro il 2024 e che i lavori siano eseguiti entro settembre 2025. Dopodiché, per il proseguimento dei lavori dovremo aspettare la nuova concessionaria e l'intervento fattivo dell'amministrazione comunale”, conclude Pardini Cattani.
Pardini Cattani: "Santa Maria a Colle, cittadini riuniti per denunciare la gravità della questione degli sversamenti dei reflui in acque superficiali"
Scritto da Redazione
Cronaca
27 Ottobre 2024
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