Stabilito nei prossimi giorni l’abbattimento con delibera della giunta comunale, per due cedri situati nei giardini Pascoli a Barga: “I cittadini si domandano se sia veramente necessario abbattere questi cedri- dichiara Maria Nuti- Dagli atti emerge che le piante sembrano attaccate da funghi e destinate a morte certa, che sono stati prescritti interventi di consolidamento entro sei mesi dalla trasmissione della relazione e di potatura di mantenimento entro marzo 2025, e ancora che la valutazione delle piante non è definitiva, dal momento che viene prescritto di eseguire un approfondimento diagnostico”.
Nel protocollo Arete, che valuta la probabilità di cedimento in classi da uno (probabilità alta) a sette (probabilità minima), i cedri si trovano in classe sei: “Ci domandiamo come la soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio abbia potuto dare parere favorevole- sancisce Nuti- Perché questa rapidità nelle decisioni? Nel giro di una decina di giorni hanno prima deliberato di dare indirizzo all'area lavori pubblici e patrimonio di elaborare un’ipotesi progettuale che preveda l'abbattimento delle due piante, poi di dare mandato all'ufficio manutenzione di procedere all'attuazione; senza nemmeno provare gli interventi prescritti di consolidamento, potatura e mantenimento e l'approfondimento diagnostico”.
Già a novembre i custodi degli alberi avevano chiesto un incontro, inattuato, con il primo cittadino. “Dimostrazione di quanto non ci sia ascolto da parte dell'amministrazione comunale verso i cittadini e il loro bene: finite le promesse elettorali tutto torna come prima- afferma ancora Nuti- Ricordo quanto successe a Lucca nel 2020 con il tiglio di fronte alla stazione, destinato all'abbattimento perché una perizia lo dava per moribondo: dopo le proteste ci fu una nuova perizia che permise di salvarlo. Chiediamo lo stop all'abbattimento, una nuova perizia e una buona cura per tutto il verde pubblico: le piante, se curate e mantenute, hanno una vita lunga; se trascurate si ammalano, e il problema non si può risolvere solo con le motoseghe”.
Nella foto: il sindaco Campani