Ieri mattina, in attesa dell'inaugurazione della nuova cartellonistica lungo il parco fluviale del Serchio, avevamo intervistato alcuni abitanti del luogo per capire quali fossero le criticità della zona. Dalle loro testimonianze erano emersi alcuni punti significativi, ovvero l'inciviltà, la mancanza di rispetto nei confronti dell'ambiente e l'abbandono dei rifiuti.
A distanza di un giorno siamo tornati sul posto, non ad attendere un evento di particolare rilevanza ma semplicemente a fare una passeggiata in mezzo alla natura. La bellezza del paesaggio, il vento, e la bella giornata di sole hanno reso il pomeriggio piacevole e rilassante fino a quando non abbiamo notato tanta sporcizia. Abbiamo quindi deciso di percorrere il sentiero a piedi, partendo dalla terrazza Petroni. Sono bastati pochi metri per capire che l'incuria regna sovrana. Perchè? Semplice: evidentemente non tutti conoscono la parola cestino, e coloro che non sono a conoscenza di tale termine si chiamano incivili. Bottiglie e piatti di plastica, lattine di birra, fazzoletti usati, cartine del tabacco, succhi di frutta, pacchetti di patatine Pai e mascherine.
E' estate, fa caldo e occorre bere molta acqua perchè fa bene alla salute. Ma a questo punto sorge una domanda spontanea: a cosa servono i cestini se si continuano a buttare per terra i rifiuti? Poco più avanti altro degrado. Stavolta è il turno di una bottiglia di vetro che a suo tempo conteneva birra. E sempre lì, ma a qualche metro di distanza, abbiamo trovato tre mascherine: una piegata su se stessa e le altre due no.
Stavolta non ci azzecca nulla la politica, ma il senso civico delle persone, che a vedere dalle immagini manca.
Rifiuti abbandonati al parco fluviale: l'inciviltà dilaga
Scritto da Redazione
Cronaca
19 Luglio 2020
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