Non ci stanno il Comitato Per S.Concordio, la Biblioteca Popolare CIP, gli Amici del Porto, con l'appoggio di Legambiente, WWF, Extinzion Rebellion e Rete dei Comitati, al progetto della "Galleria Coperta", una strada ciclopedonabile di cemento armato lunga 300 metri, larga circa 5 coperta da una galleria di acciaio verniciato di bianco alta 4 metri:
Per fare posto a questa strada coperta e alle due tettoie che da essa si prolungano verso le entrate della scuola media, diverse decine degli 80 alberi di alto fusto che ci sono attualmente nel parco della Montagnola verranno abbattuti, e circa 3.000 mq di superficie verranno coperti da pavimentazioni in cemento e asfalto natura.
Tra le piante che secondo il progetto appaltato verranno abbattute, ci sono querce, lecci e pioppi cipressini che hanno una circonferenza di 180 cm, una trentina di alberi sani che hanno solo la colpa di trovarsi sulla traiettoia delle tettoie.
Una devastazione per questa area verde progettata come parco didattico 40 anni fa e risistemata nel 2015 con i fondi delle Fondazioni Bancarie e della Caritas.
Viene il dubbio che l'assessore delegato e l'intera Giunta non abbiano nemmeno visto il progetto, se continuano a dire che "la Montagnola resta verde", e a scrivere, nella motivazione della variante, che "ha accolto le richieste dei comitati", quando non solo è vero l'opposto, ma i comitati non ne erano nemmeno stati messi al corrente.
Per compensare l'alto numero di alberi che sarà abbattuto, il Comune ha deciso di piantarne di nuovi, dalla circonferenza da 24 cm a max 30 cm, nel "laghetto" esistente, che verrà quindi interrato, motivando che la vera area umida è più a sud, i Chiariti, che verranno resi accessibili. Ma è molto meglio che l'area umida superprotetta dei Chiariti rimanga inaccessibile, come è da sempre, perché è solo grazie alla sua inaccessibilità che ha potuto costituire l'habitat di fauna selvatica e conservare rare specie botaniche. Nessuno ha chiesto di interrare il laghetto della Montagnola e di rendere accessibili i Chiariti.
La fetta più grossa del finanziamento di 4 milioni di euro che il Comune ha destinato alle aree verdi di S.Concordio va nella costruzione della "Galleria Coperta" (da non confondere con la "Piazza Coperta", la cui costruzione è prevista nell'area Gesam).
Il motivo di questa lunga galleria ciclopedonale di cemento ed acciaio è, secondo la Relazione Generale, collegare via Savonarola a P.le Moro, per consentire ai ragazzi di raggiungere dall'area dei centri commerciali, a piedi o in bici, l'area del complesso scolastico. Vorremmo domandare ai progettisti, ing. Pellegrini ed ing. Pierami: "Perché questo collegamento, visto che attraversa una area interamente verde, non lo si è fatto con un sentiero sotto un filare di alberi?" Sarebbe stato molto meno impattante e meno costoso, non avrebbe comportato una cementificazione così estesa né il sacrificio dei grandi alberi esistenti. Soprattutto sarebbe stato reversibile, non è escluso infatti che una struttura permanente e impattante come la galleria coperta, che in una zona umida taglia in mezzo i campi da calcio del Lucca 7, possa creare problemi di intralcio ed incorrere in ripensamenti. Speriamo ancora che, nonostante gli appalti siano purtroppo già stati aggiudicati, il Comune ci rinunci, nel rispetto della nuova "Strategia del verde urbano" adottata recentemente dal Ministero dell'Ambiente, ed opti, in alternativa alla Galleria Coperta, per un sentiero sotto un filare di alberi, cioè per un corridoio verde, invece che una alta striscia di cemento e di acciaio.