La Giornata Mondiale per la lotta all'Aids (1° dicembre) continua a rappresentare un momento di confronto e approfondimento, dedicato in particolare alle scuole, che sono le vere protagoniste del progetto “UltimorAids – Social Network”.
L’evento dedicato alle studentesse e agli studenti che si è svolto oggi (2 dicembre 2024) nell’auditorium del complesso di San Micheletto in via Elisa a Lucca e ha rappresentato l’occasione - grazie ai rappresentanti degli enti coinvolti - per fare il punto della situazione, con l’ausilio dei dati, per capire come funziona la prevenzione in provincia di Lucca.
Nel corso di una conferenza stampa – a margine dell’incontro con le scuole coordinato da Carla Caprio (CeIS) e Sirio Del Grande (Asl) - sono stati anche presentati agli organi d’informazione i dati raccolti dall'Azienda sanitaria sull'incidenza dell'Hiv in provincia e il progetto “UltimorAids – Social Network”, promosso da Fondazione ETS Ce.I.S. Gruppo "Giovani e Comunità" di Lucca, Azienda USL Toscana nord ovest e Provincia di Lucca e Ce.S.Do.P.
L’iniziativa di oggi (2 dicembre) in San Micheletto ha segnato l’inizio del percorso per gli studenti delle scuole superiori della provincia di Lucca, con una giornata di studio e formazione, con workshop e lavori di gruppo, per avviare una progettazione da sviluppare poi nel corso dell’anno scolastico nei singoli istituti.
Dall’incontro i ragazzi lucchesi sono usciti con delle bozze di progetti su come promuovere e diffondere informazioni e attivare processi di comunicazione sul tema dell’HIV/Aids, malattie sessualmente trasmissibili (mst) e dei fenomeni di discriminazione ad esso correlati, all’interno della propria scuola e nell’ambito della comunità, anche tramite i social.
Hanno partecipato alla giornata l’I.S.I Barga di Barga, l’I.S.I. Marconi di Viareggio e il Polo Fermi-Giorgi di Lucca.
E’ stata questa anche l’occasione per ricordare i 22 anni di lotta all’AIDS con un percorso iniziato nel 2002 grazie a una virtuosa collaborazione tra pubblico e privato sociale. In tutto questo periodo i promotori dell’iniziativa si sono occupati dei temi della prevenzione, della discriminazione e della lotta all’apartheid sanitario nei paesi più poveri. In questi anni sono state organizzate varie iniziative: mostre, spettacoli musicali e teatrali, proiezioni cinematografiche e cineforum, attività in piazza, nei pub e nelle discoteche, progetti di peer education con le scuole, allestimento di spazi interattivi.
Il progetto “Ultimora”, giunto quest’anno alla sua ottava edizione, è invece nato nel 2008.
I dati
Come ha evidenziato il dirigente medico della struttura di Malattie infettive ed epatologia e responsabile dell’ambulatorio dell’ospite immunocompromesso Michele De Gennaro nel corso della conferenza stampa di oggi (2 dicembre 2024), al 30 novembre 2024 nella struttura complessa di Malattie infettive ed epatologia dell'ospedale “San Luca” di Lucca sono stati diagnosticati, per il territorio provinciale afferente soltanto 4 nuovi casi da infezione da HIV, di cui 1 notificato come caso di Aids e due stranieri residenti.
Dal 2009 al novembre 2024 sono stati segnalati 248 casi con una media annuale di 17 infezioni l’anno. Dopo un calo evidente tra il 2017 e 2018, negli ultimi anni si è in effetti assistito a una sostanziale rallentamento del numero di nuove infezioni, con un decremento significativo pari a oltre il 60% tra il 2021 e 2024.
I dati dell’anno in corso mostrano la prevalenza del sesso maschile (80 %) che ha acquisito l’infezione nella totalità dei casi mediante rapporti sessuali promiscui (omo/eterosessuali).
L’età mediana dei nuovi casi, sia pure esigui nei numeri, è di 59 anni con un range dai 40 ai 68 anni. Nella totalità dei casi il test è stato effettuato in relazione alla comparsa di sintomi, a riprova della mancata percezione del rischio di esposizione all’infezione da HIV. A tal proposito si conferma che oltre il 50% dei soggetti presentava una significativa riduzione delle difese immunitarie e in un caso la malattia si è presentata in fase avanzata, per cui si è resa necessaria l’ospedalizzazione a seguito dell’insorgenza di gravi infezioni opportunistiche.
“Questi dati – osserva il dottor De Gennaro - orientano verso una progressiva stabilizzazione dell’infezione da HIV confermando quanto riportato a livello regionale e nazionale. Permane ancora la preoccupazione delle diagnosi ritardate che riducono notevolmente la possibilità di cure adeguate e tempestive e permette la diffusione inconsapevole della malattia per cui è indispensabile continuare costantemente ad intercettare il sommerso, che rappresenta il serbatoio che alimenta le nuove infezioni.
Restano comunque immutate le strategie preventive quali il TEST and TREAT e cioè Testare e Trattare in tempi brevissimi dalla diagnosi con terapie antivirali potenti che impediscono la trasmissione e quindi la circolazione del virus HIV e le campagne informative associate all’offerta dei test rapidi indispensabili per far emergere il sommerso, che ogni anno portiamo avanti come Asl insieme a Croce Rossa, CeIS e Comune di Lucca. Sono inoltre sempre disponibili all’ambulatorio di Malattie infettive ulteriori percorsi di prevenzione farmacologica quali la PREP (Profilassi Pre Esposizione), indicata nei soggetti che per il loro stile di vita possono esporsi al rischio di infezione, risultano determinanti nel rafforzare ulteriormente le misure di prevenzione”.
Il progetto “Ultimora”
Proprio nell'ottica di una sempre maggiore diffusione della cultura della prevenzione e della conoscenza dei pericoli connessi alla diffusione del virus Hiv, si muove il progetto “UltimorAids – Social Network, rivolto agli studenti delle scuole superiori della provincia, promosso da Azienda USL Toscana nord ovest zona nord (in particolare tramite il personale dell'Educazione e promozione della salute), Provincia di Lucca, Fondazione ETS Ce.I.S. Gruppo "Giovani e Comunità" di Lucca, Ce.S.Do.P.
La segreteria organizzativa e il coordinamento del progetto sono a cura della Fondazione ETS Ce.I.S. Gruppo "Giovani e Comunità" di Lucca Centro Studi – CeiScuola.
Per il Comune di Lucca, ente che - oltre a patrocinare l’iniziativa – la ospita sul proprio territorio, erano presenti l’assessore al sociale Giovanni Minniti e il consigliere incaricato alla sanità Alessandro Di Vito:
“La nostra amministrazione - dice Minniti – ritiene molto importanti queste iniziative di informazione e sensibilizzazione dei giovani. Lavorare su queste tematiche partendo dalle scuole è fondamentale e questa mattina ho assistito con piacere alle testimonianze e alla restituzione dei lavori fatti dai ragazzi, che dimostrano grande maturità. Grazie agli enti e alle associazioni che rendono possibile questo percorso”.
“Come medico - aggiunge Di Vito - dico che la prevenzione è indispensabile. Partendo dai giovani, dobbiamo diffondere il messaggio dell’importanza dei corretti stili di attività sessuale, oltre che più in generale dei corretti stili di vita. Vorrei sottolineare anche l’ottimo lavoro che viene portato avanti dal reparto di Malattie infettive. La differenza si vede e devo dire che con noi medici del Pronto soccorso lo scambio e la collaborazione sono costanti e proficui per entrambi".
“Fin dalla sua nascita nel 2002, la Provincia di Lucca ha abbracciato il progetto ‘Ultimora’ - commenta Maria Teresa Leone, consulente dell’amministrazione provinciale in materia di Pari opportunità - e questo è successo perché convinti che il percorso proposto, che vede agire insieme pubblico e privato sociale, nel nome della prevenzione e della conoscenza, sia non solo importante, ma realmente alla base di una corretta consapevolezza che ragazze e ragazzi devono avere in queste materie. Ritengo che le iniziative che, anno dopo anno, caratterizzano questo progetto e che coinvolgono le scuole superiori del territorio siano fondamentali per un approccio che sia concretamente utile, affinché la cultura della prevenzione non sia una semplice definizione sulla carta, ma qualcosa che caratterizza la vita di tutti i giorni di queste ragazze e questi ragazzi e ne diventi parte integrante, in modo da abbattere ancor più i dati di contagio da HIV, che denotano proprio una mancanza di consapevolezza del rischio che questo virus tuttora rappresenta”.
“UltimorAids – Social Network - spiega Carla Caprio, responsabile del CeiScuola - è un progetto di comunicazione sociale dedicato alla lotta contro l’AIDS e, da quest’anno, anche alla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili. L’obiettivo principale è mettere al centro il punto di vista dei giovani su temi importanti come salute, sessualità e discriminazione, evidenziando l’importanza della comunicazione sociale come strumento di informazione, dialogo e partecipazione. Il progetto, che allora si chiamava ‘Ultimora – Multimedia Lucca’, è stato avviato nel 2008 e, nel corso degli anni, si è costantemente rinnovato, adattandosi alle nuove esigenze e ai cambiamenti delle forme di comunicazione. La novità di questa edizione è un contest all’interno dell’evento del 2 dicembre. Durante la giornata, gli studenti e le studentesse parteciperanno a sessioni di formazione e a un’attività di laboratorio con la realizzazione di un progetto di comunicazione. Il voto dei loro compagni e di una giuria di esperti premierà l’elaborato migliore.”
“UltimorAids - afferma la presidente del Ce.I.S. Sonia Ridolfi - è un progetto per i giovani pensato dai giovani, i quali progettano direttamente le forme di comunicazione da utilizzare. Il sito www.ultimoraids.org, insieme al profilo instagram @ultimora_aids, raccoglie i prodotti di comunicazione sociale realizzati nel corso degli anni. Oltre all’attivazione di canali social, l’obiettivo è quello di avere, grazie alla collaborazione con le scuole, uno spazio vivo e di condivisione: un esempio di cittadinanza attiva per testimoniare che la consapevolezza dei nostri comportamenti e la responsabilità personale sono indispensabili per tutelare la salute, valore collettivo e bene irrinunciabile per tutti”.
"L’iniziativa di oggi, 2 dicembre – evidenzia Chiara Bertolozzi, responsabile della Casa-famiglia Monsignor Agresti - ha offerto l’occasione per riportare l’attenzione sulle persone sieropositive o malate di AIDS, che necessitano di sostegno. Queste persone vengono assistite attraverso progetti individualizzati realizzati da figure professionali qualificate. Il progetto della Casa-famiglia Mons. G. Agresti rientra nell’impegno che la Fondazione ETS Ce.I.S. Gruppo Giovani e Comunità di Lucca porta avanti sul tema della sieropositività sin dagli anni Ottanta. Si tratta dell’unica struttura accreditata in Toscana per accogliere persone sieropositive o affette da AIDS. Situata a San Vito, sulla via Pesciatina, la struttura può ospitare fino a 12 persone e si rivolge a individui maggiorenni, senza distinzioni di genere (uomini, donne e transgender), affetti da HIV o AIDS. La Casa-famiglia è aperta al territorio e invita chi fosse interessato a prestare opera di volontariato a contattarla telefonicamente al numero 0583.997694 o via e-mail all’indirizzo
“L’obiettivo di questa iniziativa – sottolinea spiega il direttore dell’Educazione e promozione alla Salute dell'Azienda USL Toscana nord ovest Luigi Franchini – è stato quello di informare e sensibilizzare i giovani verso una patologia così invalidante ed importante della quale ormai si parla davvero troppo poco. E’ ormai evidente che la ‘salute’, intesa non solo come assenza di malattia, ma come condizione di benessere psico-bio.sociale non è fatta soltanto dai ‘sanitari’, ma a vario livello da tutti i portatori di interesse, a partire proprio del mondo della scuola, setting privilegiato se vogliamo investire in prevenzione e diffusione dei corretti stili di vita.
Nell’ambito della scuola il progetto ‘Ultimora’ è basato sulla peer education, cioè sull’educazione fra pari. I ragazzi delle scuole superiori che partecipano, una volta formati, possono infatti diffondere messaggi sul tema della prevenzione e della lotta alla discriminazione di HIV e AIDS. L’iniziativa ha richiesto molto impegno da parte dei nostri operatori ma rappresenta un ottimo investimento, visti gli obiettivi e i risultati raggiunti. Nella Piana di Lucca dal 2009 si realizza in particolare il percorso Benessere a scuola- Mafalda in tutte le scuole secondarie di 2° grado; dal 2021 lo stesso percorso è partito anche in Valle del Serchio, coinvolgendo entrambe le scuole secondarie presenti, e dal 2020 anche in alcuni Istituti superiori della Versilia e delle Apuane. L’obiettivo è anche quello di contrastare fenomeni conseguenti al disagio quali il bullismo, le dipendenze, la violenza ma anche e soprattutto diffondere tra i ragazzi la conoscenza di sani stili di vita e la prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili (mst).
Nell’ambito del progetto è attivo anche un rapporto di proficua collaborazione con il Centro trasfusionale di Lucca per incontri sulla sensibilizzazione alla donazione del sangue, che diventano anche occasione per parlare di prevenzione della trasmissione delle mst ricordando che al Trasfusionale vengono fatti esami a prescindere dall’atto della donazione del sangue.
Nel caso specifico dell’infezione da HIV, come per molte altre patologie a trasmissione sessuale la cui incidenza sta aumentando negli ultimi anni, ci sono accortezze minime necessarie per evitare il contagio. Questa mattina abbiamo tutti capito che ‘non esistono categorie di persone che possono per loro natura essere considerate a rischio, ma esistono comportamenti che, da chiunque siano adottati, portano dei rischi’.
Anche se negli ultimi anni ci sono stati grandissimi progressi in termini di gestione sanitaria e clinica della malattia, con un evidente miglioramento della prognosi, è fondamentale tenere alta la guardia: parafrasando un vecchio spot pubblicitario, potrei concludere dicendo che ‘prevenire è meglio che curare’.”