Incidente mortale alla KME di Fornaci di Barga, azienda leader nella produzione di rame che nella sera del 15 maggio ha tristemente allungato l’elenco degli infortuni mortali sul lavoro di questi ultimi tempi. La vittima si chiama Nicola Corti di Barga, anni 50 entrato a far parte dell’organico dell’azienda nel 1992, a quel momento da poco maggiorenne. Un operaio esperto quindi che però, ieri sera poco prima delle 19, durante il proprio turno di lavoro, sembra sia rimasto incastrato in un macchinario del reparto laminatoio per cause ancora in fase di accertamenti. Stiamo parlando di un macchinario che trasporta l’ottone dentro e fuori il forno di cottura, il cosiddetto “flottante”. Un macchinario naturalmente protetto da dispositivi di sicurezza che dovrebbero garantire di operare senza rischi. Ma probabilmente, per qualche motivo, le cose non sono andate come avrebbero dovuto. A dare l’allarme dell’accaduto un collega che ha visto Corti incastrato nel macchinario stesso. Immediati ma inutili i soccorsi. Sono arrivati sul posto i mezzi del 118, l’ambulanza infermieristica della Misericordia del Barghigiano e successivamente la macchina non il medico a bordo ma non si è potuto fare altro che constatare il decesso di Nicola. Sul luogo naturalmente i carabinieri e i tecnici del servizio di prevenzione igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro dell’azienda sanitaria per gli accertamenti del caso che sono proseguiti per tutta la serata. Al momento dell’accaduto sembra che Corti fosse solo al macchinario; difatti a quell’ora si fa una pausa cena e ci si alterna nella gestione del funzionamento del macchinario. Nessun commento trapela al momento da parte dell’azienda; il macchinario naturalmente è stato posto sotto sequestro e la salma sarà sottoposta ad autopsia per capire le dinamiche dell’accaduto e stabilire se all’origine della tragedia possa esserci stato anche un malore. Nicola Corti era uno degli operai più esperti, lavorando da tanti anni nell’azienda Kme e la sua esperienza lavorativa l’aveva portato ad insegnare spesso anche ai nuovi arrivati. Sposato dal 2008 con una bambina e attualmente separato viveva a Barga con la mamma dove era conosciuto da molti. Era una persona scrupolosa sul lavoro, iscritto alla Uil che ieri l’ha ricordato con Paolo Fantappiè, segretario generale Uil Toscana per il suo importante impegno sindacale. L’incidente ha suscitato sconcerto e indignazione tra i lavoratori dell’azienda e ha indotto i sindacati a proclamare uno sciopero per la giornata di giovedì 16 maggio. Un ennesimo incidente sul lavoro in un’azienda dove da sempre c’è una grande attenzione alla formazione e alla sicurezza. Gli eventi però dimostrano che non è mai abbastanza e che i rischi sono sempre dietro l’angolo. Manifestazioni di cordoglio alla famiglia da parte di tutti i colleghi lavoratori a cui di uniamo anche noi delle Gazzette.