Il Lucca Film Festival, da tempo caratterizzato da una fitta multidisciplinarietà, viene oggi ulteriormente arricchito dall'inaugurazione, alle ore 17 a palazzo Guinigi, di una mostra che perfettamente si inserisce nel quadro complessivo e nello spirito di una manifestazione sempre in crescita e aperta alla modernità: L'isola che non c'è, che analizza il rapporto del mondo del cinema con un tema di complessa attualità com'è quello del cambiamento climatico.
Il nome della mostra, che raccoglie l'ultima produzione pittorica di Giuseppe Linardi, nonché del quadro eponimo, allude a uno dei molteplici problemi che la mostra affronta: quello dell'innalzamento degli oceani, dovuto allo scioglimento dei ghiacciai, che determina il reale pericolo della scomparsa di isole e addirittura nazioni intere. "Si tratta di una mostra complessa, che affronta temi di disarmante attualità che pure l'artista percepisce come centrali da molto tempo: dall'innalzamento degli oceani alla siccità, e ancora la sovrappopolazione, l'allevamento intensivo e tanti altri", ha spiegato Roberto Milani, responsabile della Casa d'Arte San Lorenzo che da tempo collabora con il festival mediante la realizzazione di mostre.
"Si tratta di un investimento importante che la Casa fa ogni anno a Lucca, con mostre di opere originali- ha affermato il presidente del Lucca Film Festival Nicola Borrelli- Quest'anno faranno peroltre un regalo particolare: Linardi ha realizzato un'opera raffigurante Susan Sarandon, ospite d'eccezione di quest'anno, che sarà regalato all'attrice stessa in occasione della sua partecipazione al festival".
Le opere di Rinaldi si distinguono tanto per il tema quanto per la tecnica pittorica adottata per concretizzarlo: quella della decodificazione, quasi una frammentazione dell'immagine in pixel ottenuta però rigorosamente solo in maniera analogica e non digitale, attraverso la sapiente sovrapposizione delle pennellate. "Si tratta di un processo creativo molto lungo e difficile, ma che raggiunge un significato di grande bellezza: la grande voglia di superare questa crisi dell'ambiente. Questa mostra vale la pena di visitarla, e rimarrà nei vostri cuori" sono state le accorate parole di uno dei curatori della mostra, Riccardo Ferrucci.
Intervenuto anche l'altro curatore, Alessandro Romanini, che ha spiegato esattamente quale sia il legame tra le opere messe in esposizione e il mondo del cinema, celebrato dal Lucca Film Festival: "Non solo questa tecnica della decodificazione dà l'idea di uno sguardo quasi registico, ma l'attenzione va sempre a come la tematica è stata trattata nel cinema: vengono affrontati dunque tanto film anche molto celebri quanto documentari magari di nicchia, ma nell'uno e nell'altro caso il risultato è spettacolare".
La mostra sarà visitabile gratuitamente fino al 15 ottobre a palazzo Guinigi, che viene così restituito alla cittadinanza dopo i lavori di restauro degli ultimi mesi. "Abbiamo pensato subito a questo luogo come ad uno spazio adatto per una mostra del genere: uno spazio suggestivo, che ben si interseca con questo tipo di arte- ha affermato l'assessore alla cultura Mia Pisano- Speriamo che sia la prima di una lunga serie di mostre che si possano tenere in quello spazio".
"Si tratta di una piccola rinascita per palazzo Guinigi: anche la fondazione in passato vi ha investito, perciò vederlo utilizzato è una grande soddisfazione- ha aggiunto Andrea Salani in rappresentanza della Fondazione cassa di risparmio di Lucca- Lo spirito con cui molte operazioni di restauro vengono condotte fa pensare alla vita futura di ciò su cui lavoriamo: se ciò che non usiamo si ammalora e perde il senso dell'investimento iniziale, attività del genere creano un circolo virtuoso".
L’isola che non c’è
opere di Giuseppe Linardi
a cura di Alessandro Romanini e Riccardo Ferrucci
22 settembre – 15 ottobre
Palazzo Guinigi
Via Guinigi, 21, 55100 Lucca LU
Orari: dal martedì alla domenica dalle 10:30 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19:30
Ingresso libero