Giovedi 14 aprile alle 18 insieme al mio caro amico Andrea Bocconi presenterò il libro di Marco Amerighi "Randagi" pubblicato da Bollati e Boringhieri e strepitosamente candidato al Premio Strega 2022. Cominciare a leggerlo e finirlo è stato un tutt'uno perchè sia Andrea che io siamo rimasti travolti dagli avvenimenti della vita di una famiglia che come dice dice lo stesso scrittore è una famiglia sgangherata, ibrida ma al tempo stesso generosa e battagliera.
E' facile riconoscersi nei Randagi, nel protagonista Pietro, figlio di una società che pensava di avere in mano il mondo e invece si ritrova ad essere la prima generazione della decrescita, grazie ad una instabilità economica e politica che non offrono più nulla ad una generazione destabilizzata e appunto raminga, randagia.
La scrittura di Marco Amerighi che di lavoro fa l'editor e il traduttore è una scrittura brillante e incalzante e anche incredibilmente descrittiva di un mondo al quale apparteniamo perchè è quello della vicina Pisa e della nostra Toscana. Impossibile dimenticare certi personaggi che compaiono e poi ricompaiono come Andrei e le sue paranoie, le sue dipendenze che ne fanno un "cliente" del Sert oppure del Mutilo il padre di Pietro, che nonostante un feroce disprezzo da parte del protagonista fa sempre da sfondo alla sua vita, dapprima in maniera dannosa per la stessa famiglia e dopo relegato a non fare più danni e prigioniero del suo stesso essere randagio.
Non vado oltre, ma voglio aggiungere che questo libro è anche una storia d'amore meravigliosa tra due fratelli che non smettono mai di cercarsi e che sono l'uno il mondo dell'altro nonostante le distanze della vita.
Bravo Marco Amerighi, Sandro Veronesi - altro scrittore eccezionale - ti fa una recensione meravigliosa sul Corriere Fiorentino, paragonandoti a scrittori altrettanto straordinari e cari alla mia memoria: Vasco Pratolini, Fabio Genovesi, Vincenzo Pardini, figli della nostra terra e dei nostri paesi come te, ma io vado oltre, mi accosto alla realtà di altri Randagi che come i nostri personaggi sono costretti a subire un Paese che non sa offrire più nulla come quella Macondo di Cent'anni di solitudine di Gabriel Garcia Marquez e che ho sorprendentemente ritrovato nella penna di questo incredibile autore che ha saputo viaggiare nella malinconia e dentro le vite di ognuno di noi.
Vi aspettiamo in libreria, non mancate!