Un altro singolare appuntamento musicale all'Orto Botanico per Venerdi sera alle ore 21,15 con il Duo chitarristico Balzerano – Pieri.
E' consigliabile prenotarsi, utilizzando la piattaforma SUMMAE
https://cultura.comune.lucca.it oppure direttamente presso la biglietteria dell'Orto Botanico
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Gabriele Balzerano (1994) ed Edoardo Pieri (1991) si formano studiando presso il Conservatorio G. Verdi di Torino e il Conservatorio A. Vivaldi di Alessandria, nella classe del M° Frédéric Zigante. Sin dalla giovane età intraprendono una costante attività concertistica internazionale, coronata nel 2015 dal debutto negli USA, con un concerto tenutosi nella prestigiosa Hugh Hodgson Concert Hall - University of Georgia. Vincono numerosi concorsi nazionali e internazionali, da solisti o in formazioni da camera, tra cui: Concorso Nazionale G. Rospigliosi, Concorso Internazionale Euplay - Oxford, Concorso Internazionale Jupiter, Concorso Nazionale Riviera della Versilia, Concorso Nazionale Riviera Etrusca, Concorso Internazionale Carlo Mosso, Concorso Internazionale Rovere D'Oro, Concorso Nazionale Città di Lissone. Il duo ha all'attivo un'incisione discografica contenente l'integrale delle Sonate per due chitarre - in origine per due colascioni - di J. P. Schiffelholtz (1680 - 1758). Distintamente, Edoardo e Gabriele hanno pubblicato dischi per etichette importanti quali GuitArt, DotGuitar, Euterpe Classic Music e Nuove Tendenze. Seppur giovanissimi, i due sono titolari di cattedra di scuola media a indirizzo musicale a Viareggio (Lu) e Milano.
Il duo presenta un programma monografico che difficilmente si riesce ad asoltare ai concerti di chitarra: l'integrale delle Sonate a Due Colascioni del tedesco Jhoann Paul Schiffelholtz (1865-1785), eseguendo sulle sei corde le sequenze di Allegro, Adagio e Presto tipiche dell'epoca. Queste rare pagine vengono proposte sulle chitarre classiche secondo una prassi ormai consolidata da almeno un secolo, cui abbiamo visto man mano affiancarsi la naturalmente benvenuta esecuzione su strumenti originali in replica moderna. Non bisogna dimenticare, infatti, che la chitarra era ben presente e in voga già da un ragguardevole passato (ricordando la simpatica definizione rinascimentale italiana di "bordeletto alla italiana" o chitarrino), sebbene più piccola e squillante rispetto all'attuale, e che a tutt'oggi ha guadagnato sufficiente credito per poter proporre, con dignità storica, le pagine coeve delle sue antenate.
Chie dunque l'autore presentato? Compositore bavarese perfettamente contemporaneo di J. S. Bach, J. P. Schiffelholtz, oltre che essere, secondo le cronache dell'epoca, "uomo solenne, con parrucca, marsina rossa, fibbie d'oro e spada" fu anche "violinista e compositore eccellente" dedicando a questo strumento concerti definiti dall'Enciclopedia Gistav Schilling "tra i migliori manufatti di quel tempo della sua specie". Ma il solenne Jhoann Paul, avendo un debole per le formazioni inusuali, dedicò molte gradevolissime opere al colascione, un liuto piccolo ma dal manico molto lungo (fino a due metri), dotato di tre, quattro o cinque corde, in voga dal '400 al '700. A questo strumento, chiamato a Napoli "tiorba a taccone" e dall'estensione particolarmente bassa, il Nostro ha regalato pagine solistiche, in duo, in trio e con archi, condividendo col bolognese Giuseppe Antonio Brescianello (col quale, da una musicologia talvolta un po' fantasiosa, è stato addirittura scambiato) il primato per avergli dedicato il repertorio più consistente. Il suo stile è tipico del tardo barocco tedesco (rococò), ma certamente più lieve e di "semplice nobiltà", come si richiedeva al tempo, rispetto alle dense pagine del celeberrimo contemporaneo di Eisenach.
La proposta musicale, inoltre, è pubblicata dalla casa dotGuitar su supporto discografico e scaricabile online dal sito "dotGuitar.it".