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Mercoledì 30 Aprile 2025
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Scritto da Redazione
Cultura
14 Giugno 2024

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Nel ventennale della morte di Cesare Garboli il Teatro del Giglio, in collaborazione con Feltrinelli Librerie – Lucca, nell’ambito di Un Teatro Sempre Aperto, offre al pubblico “Cesare Garboli: la voce, la scrittura”: l’ evento, programmato nella sala grande del Teatro del Giglio domenica 16 giugno alle ore 17.30 (ingresso libero e gratuito), è realizzato da un’idea di Margherita Loy e Giorgio Amitrano, e sarà impreziosito dalla proiezione di video provenienti dalle teche RAI con interviste al grande critico-scrittore. Cesare Garboli (Viareggio 17 dicembre 1928 – Roma 11 aprile 2004), traduttore straordinario di Molière e Shakespeare, critico-scrittore sopraffino, creatore di un linguaggio critico che non ammette discepoli e che ha pochissimi eguali nella storia della critica italiana (forse in Contini, e nella figura, amatissima da Garboli, di Roberto Longhi), verrà ricordato con la lettura dei suoi testi, nella voce di attrici, attori e collaboratori che avevano con Cesare Garboli un profondo rapporto di amicizia: Giorgio Amitrano, Anna Bonaiuto, Carlo Cecchi, Roberto De Francesco e Iaia Forte. Non si è voluto per questo incontro porre l’attenzione al lavoro critico di Garboli (non si cercavano parole “su” di lui ma “di" lui); l’intento è quello di restituire, attraverso la lettura dei suoi testi, la grandezza e la poliedricità di questo straordinario uomo di cultura.  Cesare Garboli inoltre amava il teatro e ai suoi protagonisti ha dedicato, oltre che mirabili traduzioni, saggi, articoli, anche il libro La famosa attrice edito da Adelphi che ripropone, con una splendida postfazione, un libello ottocentesco sulla moglie di Molière.

Nel maggio del 1978, dopo l'uccisione di Aldo Moro, Cesare Garboli decise di lasciare per sempre Roma e ritirarsi nella sua casa di Vado di Camaiore, e da allora la Lucchesia divenne suo luogo d’elezione. Dividendosi tra Parigi e la Toscana, per continuare a lavorare sull’amatissimo Molière, trascorrerà gli ultimi anni dedicandosi, tra l’altro, alla figura sfaccettata di Giovanni Pascoli. Recentemente l’editore Minimum Fax ha avviato una riedizione della sua opera critica; sono usciti per ora il volume Un uomo pieno di gioia, lo scritto lungo e appassionato che Cesare Garboli dedicò ai Diari di Antonio Delfini e la mirabile raccolta Scritti servili.

L’ingresso all’incontro “Cesare Garboli: la voce, la scrittura” è libero e gratuito, fino a esaurimento posti.

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