Una scenografia semplice ed essenziale caratterizza l’adattamento in prosa de L’attimo fuggente, un grandissimo film del 1989 con protagonista Robin Williams, per la regia di Marco Iacomelli e firmato da Tom Schulman, che per la versione cinematografica ha vinto l'Oscar per la migliore sceneggiatura originale.
Lo spettacolo, in questi giorni in programma al Teatro del Giglio di Lucca, segue fedelmente la pellicola, portando in scena la storia degli studenti della Welton Academy che ridanno vita alla “Setta dei poeti estinti” in un collegio maschile del Vermont, nel 1959.
Il carpe diem è il vero tema de L’attimo fuggente, è l’insegnamento che il professore John Keating, interpretato impeccabilmente da Ettore Bassi, dà ai suoi studenti che dapprima sono scioccati, emblematica la scena in cui il docente invita gli studenti a strappare le pagine del libro, ma poi iniziano a seguirlo con sempre più convinzione via via che lo spettacolo procede.
Una scenografia fatta di sei sedie nere, tutte uguali, e due specie di teloni bianchi che fanno da sfondo, come se fossero le pagine di un libro, sui quali vengono proiettate immagini e frasi, tra cui il testo di O Captain! My Captain, di Walt Whitman contrapposto al suo ritratto. Il testo teatrale, grazie ad un cast che è riuscito a interpretare in maniera veramente suggestiva i vari personaggi, assume una centralità tale che lo spettatore non può rimanere insensibile ai temi affrontati quali l’amore per la poesia, per il pensiero libero e per la vita, ma anche al tema dell’equilibrio tra autorità e autorevolezza e del rapporto conflittuale padre-figlio.
A trent’anni dal debutto cinematografico questo spettacolo è un’opportunità per le nuove generazioni, e in particolare per gli adolescenti per capire che la vita è una e va vissuta appieno, e vedere la trasposizione teatrale del film può essere un’occasione non solo per scoprire, ma anche per ricordarci, “che il potente spettacolo continua e tu puoi contribuire con un verso”, come ha dichiarato lo stesso regista Marco Iacomelli.