L’arte della fuga – in scena il 27 aprile alle 21 e il 28 aprile alle 17.30 al Teatro San Girolamo - ci parla di Glenn Gould, tra i più grandi pianisti mai vissuti. Dopo una carriera costellata di successi e all'apice della fama mondiale, l'artista decise, a soli trentadue anni, di non esibirsi più in pubblico, isolandosi completamente. Da allora, oltre ad attenersi sino alla morte al proposito di non sottostare mai più alla tirannia feroce e idiota del concerto pubblico, Gould intratterrà con il mondo musicale a lui contemporaneo rapporti rigorosamente filtrati dalla tecnologia. Perché questa scelta radicale? Come si può continuare a vivere d’arte senza soccombere alle logiche del mercato dello spettacolo?
Nel monologo scritto da Andrea Cosentino e interpretato da Marco Brinzi, portato in scena con la firma registica di Caterina Simonelli, si alternano diversi personaggi ironici e marginali che hanno avuto modo di incontrare Glenn Gould poco prima della sua leggendaria rinuncia alle scene: l’addetta alle pulizie del teatro di Los Angeles, il musicologo istrionico che si perde elencando i diciotto figli di Bach, il tecnico del suono hippie che consiglia a Gould una sala di registrazione nel profondo nord del Canada. Tutti questi personaggi, a cui si aggiunge la figura di Glenn Gould e dell’attore chiamato a interpretarlo, coesistono e vengono rappresentati in quanto protagonisti di una fuga. Una fuga dal pubblico, dalle logiche di mercato dello spettacolo ma, soprattutto, una fuga per una ricerca approfondita della propria arte e del proprio lavoro attraverso se stessi.
Lo spettacolo - una produzione If Prana con il sostegno di produzione di Fondazione Orizzonti d’Arte Chiusi - è realizzato dal Teatro del Giglio in collaborazione con Lucca Classica Music Festival 2022.
Prenotazioni e acquisti alla Biglietteria del Teatro del Giglio.
Prezzi: € 7,00 intero - € 5,00 biglietto per gruppi scuole - € 20 pacchetto famiglia (4 persone).
Acquisti anche online su https://bit.ly/35MGwLd