«Eolo-Soffio di Dio» diretto da Andrea Elodie Moretti è la pièce teatrale che Policardia Teatro metterà in scena lunedì 1° luglio dopo la messa in suffragio di Eolo Giovannelli, celebrata dall'arcivescovo di Lucca Paolo Giulietti, alle ore 19 nella chiesa di San Pietro Somaldi a Lucca. L'inizio dello spettacolo, nella stessa chiesa, è previsto per le 20.
È una rielaborazione scenica che racconta la storia del lucchese Eolo Giovannelli nato 90 anni fa: il 1° luglio 1934. Si tratta di un giovane che, nonostante il buio periodo storico e la guerra, si apre come tanti alla vita. Ma quella di Eolo sarà una vita, una delle troppe, segnate da un incidente sul lavoro. Nel 1946, come era d’uso a quel tempo, fu avviato al lavoro in una officina a Picciorana e subito si fece conoscere per la sua abilità. Nel 1948, a soli 14 anni, a causa di un’esplosione, una scheggia gli spezza la spina dorsale. Recupererà solo l’uso delle braccia ma non potrà più camminare. Lo pièce teatrale indaga ciò che avviene in Eolo dopo quell’incidente. La rabbia, la solitudine, la vita immobile. Le sue letture e le sue passioni e poi, dopo essersi sentito abbandonato da tutti e tutto, l’amicizia di un medico, Alfredo Zirondoli, che lo avvicinerà al mondo dei Focolarini, il movimento fondato da Chiara Lubich. Da quell’incontro assieme a vari viaggi che, aiutato, potrà fare, lentamente trasformerà quel letto di solitudine in un vero e proprio pulpito (come scrisse il poeta Italo Alighiero Chiusano) da cui Eolo stesso emanava fede in Gesù, amore e gioia per gli altri e la vita. Morirà il 16 giugno 1958, a quasi 24 anni, con gli amati e sempre richiesti conforti religiosi. Il suo funerale a S. Maria a Colle fu partecipato da una folla davvero grande: perché in tanti lo conobbero ed ebbero da lui consigli di vita e incoraggiamento spirituale.
Dunque quanto proporrà Policardia Teatro, con ingresso a offerta libera, sarà non solo una pièce ma la riproposta di un insegnamento, un istante di bellezza da legare all’eterno, che Eolo ha vissuto sulla propria pelle. Il regista Andrea Elodie Moretti racconta così la genesi del progetto: «Ho saputo dell’esistenza di Eolo Giovannelli sulla Via di Francesco, camminando da Gubbio ad Assisi con un gruppo di giovani lucchesi. Era il 2019. L’Arcivescovo Giulietti mi pregò di interessarmi alla storia di quel ragazzo singolare di Santa Maria a Colle. Per conoscere Eolo contattai Arciso Coltelli. Egli conservava da anni documenti e missive di Eolo; soprattutto serbava nel cuore l’affetto per un ragazzo conosciuto dai suoi scritti. Passai mesi cercando di capire se sarei stato capace di far conoscere, attraverso il teatro, la storia che Igino Giordani (fondatore del movimento dei focolarini con Chiara Lubich e Don Foresi) aveva raccontato nel testo “La gioia della Croce”. Tante volte mi sono scoraggiato. Tutte le volte l’Arcivescovo Paolo e Arciso sono venuti in mio soccorso. Loro sapevano che era venuto il tempo di Eolo. La storia di Eolo ci racconta che ancora oggi dobbiamo piangere migliaia di vittime sul lavoro, che ancora non riusciamo a valutare le persone con handicap come una risorsa per l'umanità. La sua storia ci ricorda che la pace va conquistata e che ancora oggi dobbiamo temere la guerra. Soprattutto Eolo e il suo esempio di vita ci interrogano come Dio fece con Adamo: “Dove sei?”. Una domanda per chiederci quanto siamo umani, quanto siamo capaci di relazioni vere con gli altri e con il creato. Una domanda che può salvare la nostra specie».
Gli interpreti che andranno in scena sono: Simone Sommariva, Cecilia Delle Fratte, Elena Tagliagambe, Andrea Aquilante, Andrea Tassinari, Gabriele Guasti, Pietro Anastasi, Filippo Cancellotti, Leonardo Martinelli, Samuele Mugnaini.
Nella puntata di domenica 29 luglio di «A Sua Immagine», su Rai Uno, è previsto un servizio sullo spettacolo.