«Sono felicissimo di questo premio, per prima cosa perché ho un debole per i premi, fin da quando ero bambino, e poi perché è un riconoscimento che ricevo nella città di Puccini, autore che considero un riferimento sacrale per il mio lavoro». Con queste parole ieri sera (26 aprile) sul palco del Teatro del Giglio Puccini, Nicola Piovani ha commentato il premio Lucca Classica 2025, che ha ricevuto per mano di Marco Cattani e Simone Soldati, rispettivamente presidente dell'Associazione Musicale Lucchese e direttore artistico del Lucca Classica Music Festival. Con loro sul palco anche l'amministratore unico del Teatro del Giglio, Giorgio Angelo Lazzarini. Nella motivazione del premio si legge "Per la capacità di dare suono e voce all'anima del nostro tempo e contribuire al dibattito culturale del Paese, con una sensibilità artistica e civile che legge in profondità i segni e la storia" e proprio partendo dalla colonna sonora di "La notte di San Lorenzo" dei fratelli Taviani, Piovani ha condiviso con il pubblico una prima riflessione sulla democrazia e sulla necessità di non appiattire lo sguardo sul presente. Lo spettacolo è proseguito poi con un'elegante alternanza tra musica e aneddoti legati al suo rapporto con grandi registi come Fellini, Monicelli, i fratelli Taviani. Esperienze di vita tra musica, cinema, teatro che Piovani ha raccontato accompagnandole con le note del suo pianoforte, insieme a Marina Cesari (sax), Marco Loddo (contrabbasso) e Vittorino Naso (percussioni). Il nome di Piovani va ad arricchire l'albo d'oro del premio Lucca Classica che comprende la compositrice Sofjia Gubajdulina, Leone d'oro alla carriera alla Biennale di Venezia; il soprano Raina Kabaivanska; l'étoile Eleonora Abbagnato; l'imprenditore e mecenate Brunello Cucinelli; il cardinale Gianfranco Ravasi; la direttrice generale del Cern di Ginevra, Fabiola Gianotti; il direttore d'orchestra Antonio Pappano; il direttore d'orchestra Riccardo Chailly; Stefano Bollani e Valentina Cenni e Nuria Schönberg Nono.