Confartigianato si esprime riguardo all’episodio denunciato negli scorsi giorni dal presidente di Federalberghi Confcommercio Lucca, che ha visto un tassista richiedere la somma di 250 euro per recuperare a Firenze un bagaglio smarrito da una compagnia aerea ad un turista tedesco: quello che preme loro, spiegano, è fare chiarezza circa una vicenda che può mettere in cattiva luce una categoria, quella dei tassisti, che si sta adoperando per offrire ai lucchesi ed ai turisti un servizio più efficiente e in linea con i cambiamenti che la città ha avuto in questi ultimi anni.
“La prima cosa da capire è come mai il turista non si sia rivolto alla compagnia per chiedere la consegna dei bagagli smarriti, visto che il disservizio era ascrivibile a loro- esordisce l’organizzazione- Il secondo punto è sapere chi ha consigliato il turista di rivolgersi ad un tassista (precisiamo che ad oggi non sappiamo nemmeno chi sia) per recuperare i bagagli che la compagnia aerea del turista tedesco aveva smarrito”.
Infatti, i taxi possono effettuare il servizio solo alle persone, trasportando in caso di necessità anche bagagli e animali, a patto tuttavia che nell’auto sia presente un viaggiatore: il tassista non avrebbe dunque dovuto accettare il servizio, a meno che il turista non fosse presente in auto.
“Semmai, se si voleva aiutare questo turista, gli andava consigliato di rivolgersi ad un corriere che può ritirare, consegnare e trasportare le merci: a volte, prima di dare informazioni in merito a servizi che non si conoscono, sarebbe meglio stare zitti o comunque documentarsi- dichiara così Confartigianato- Sarà l’amministrazione comunale, una volta individuata la persona che si è prestata al servizio, a decidere, in base anche al vigente regolamento comunale, quale sanzione irrogare al tassista che ha contravvenuto le regole”.
L’organizzazione esprime poi solidarietà nei confronti del turista dalla Germania, dichiarandosi dispiaciuta per l’increscioso episodio che gli è anche costato salato, ma aggiungendo che “forse dovrebbe prendersela anche con chi lo ha mal consigliato”.
“Per questo- concludono- Confartigianato ribadisce come sia necessario rivolgersi a chi, ognuno per le proprie competenze e nel proprio ambito, conosce le normative di settore”.