Una delle criticità più importanti per la gestione di questo periodo difficile è la disponibilità di liquidità per poter anticipare gli importi della cassa integrazione, sia ordinaria che in deroga, e del Fondo di integrazione salariale, attivati con la motivazione Covid-19. Un aiuto importante verrà dall'accordo definito fra Ministero del lavoro, Abi, sindacati e associazioni datoriali, fra cui Confindustria. Grazie all'accordo, stipulato questa notte, i lavoratori a cui sono stati concessi gli ammortizzatori sociali potranno ricevere dalle banche un'anticipazione degli importi a loro dovuti, in attesa del pagamento da parte dell'Inps. Può quindi venire meno, per questo aspetto, la funzione delle imprese, talvolta chiamate ad anticipare esse stesse i trattamenti economici a favore dei lavoratori. In questo momento di ricavi ridotti o nulli e di carenza di liquidità, la possibilità per i lavoratori di ricorrere alle banche è quindi particolarmente utile ai lavoratori stessi e alle imprese, che possono avere difficoltà a rispondere a richieste in tal senso.
L'importo massimo dell'anticipazione è, nel caso di integrazione a zero ore, di 1.400 euro, per le 9 settimane previste dal Decreto Cura Italia. Le pratiche con le banche potranno essere effettuate anche da remoto, senza la necessità di recarsi di persona in filiale.
Con l'occasione si è anche rinnovata, alle condizioni precedentemente pattuite, la convenzione del 2009 per l'anticipo dei trattamenti di cassa integrazione straordinaria.
Confindustria Toscana Nord esprime soddisfazione per l'accordo raggiunto con Abi, che rappresenta un primo importante segnale di attenzione verso le imprese da parte del mondo bancario, chiamato a svolgere un ruolo di primaria importanza nella crisi provocata dalla pandemia da coronavirus.
Accordo con Abi per l'anticipo della cassa integrazione. Confindustria: "Uno strumento fondamentale per gestire la crisi da Covid-19"
Scritto da Redazione
Economia e lavoro
31 Marzo 2020
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