Il direttore di Confartigianato Imprese Lucca, Roberto Favilla e la presidente, Michela Fucile, hanno incontrato mercoledì, nella sede dell'associazione, il comandante provinciale della guardia di finanza di Lucca, colonnello t.SPEF Marco Querqui e il comandante del gruppo guardia di finanza di Lucca (con competenza anche su Media Valle e Garfagnana), tenente colonnello Carlo Bastone.
L'incontro verteva su alcuni temi caldi che da sempre stanno a cuore all’associazione.
"In primis la piaga del lavoro nero ed irregolare, che anche a Lucca rappresenta un problema importante per quanto riguarda la concorrenza sleale che si crea nei confronti delle imprese che lavorano seguendo tutte le regole e pagando le tasse - si legge nella nota dell'associazione -. I mancati introiti statali che si ripercuotono sui cittadini onesti che, se tutti pagassero, probabilmente pagherebbero meno ed anche in termini di servizi pubblici, questi potrebbero essere più efficienti.
Sia il presidente che il direttore della nostra associazione - proseguono dal Confartigianato - hanno molto apprezzato lo sforzo della guardia di finanza nel voler rafforzare ulteriormente il contrasto a questa piaga che, da anni, è presente nel nostro territorio ed hanno fatto presente di aver ricevuto, non di rado, segnalazioni, anche tramite il numero di pubblica utilità, da parte di soggetti che denunciano spesso casi di lavoro nero.
Anche come associazione - precisa Confartigianato - più volte abbiamo comunicato agli organi competenti tale fenomeno che sembra in aumento anche in relazione al minore potere di acquisto dei salari.
Certamente non è facile contrastare questa piaga in quanto prendendo ad esempio due settori artigiani particolarmente colpiti dal fenomeno, come gli acconciatori e le estetiste (ma non solo), quasi sempre l'attività illecita viene svolta presso abitazioni private con tutte le implicazioni del caso.
Ma il comandante ha fatto presente come facendo sinergia si possano ottenere risultati più efficaci.
E’ un impegno importante della guardia di finanza che vede concordi anche i vertici di Confartigianato provinciale; perché si tratta di dissuadere chi opera in maniera illecita non solo sanzionandolo, ma portandolo verso la regolarizzazione dell'attività.
Si è poi parlato della possibilità di intraprendere un percorso educativo, assieme alla nostra associazione, che già collabora con le Scuole grazie al concorso artigianato e scuola.
Il comandante Querqui si è reso anche disponibile a collaborare alla realizzazione di incontri mirati con gli iscritti su temi legati alla salvaguardia della legalità economica - finanziaria" concludono dall'associazione.