Federconsumatori Lucca, attraverso i dati Istat, fa il punto sulla situazione preoccupante relativa all’andamento dei consumi, cioè la capacità dei cittadini di acquistare i beni, denunciando anche l’inadeguatezza del DL quater, misura realizzata dal governo per combattere l’attuale crisi economica ed energetica.
“L’Istat rivede lievemente al ribasso le stime dell’inflazione nel mese di ottobre: il tasso si attesta al +11,8% su base annua e al +3,4% su base mensile – spiega Federconsumatori -. Resta su livelli record anche il tasso relativo al carrello della spesa, che si attesta al +12,6% (il dato più elevato da giugno 1983).”
L’inflazione, però, non è la sola preoccupazione degli italiani, nonostante anch’essa stia toccando vette record. A gonfiare in modo significativo le spese sono soprattutto i rincari dell’energia e delle materie prime, legati alla crisi ucraina e particolarmente sentiti dalle fasce più deboli.
“Preoccupa la crescita dei costi, non solo in campo energetico, dove il tasso schizza dal +44,5% di settembre al +71,1%, ma anche in campo alimentare, con il tasso che raggiunge quota 13,1% (da +11,4% di settembre). Alla luce di tassi così elevati le ricadute per le famiglie saranno pesantissime: secondo le stime dell’O.N.F. (Osservatorio Nazionale Federconsumatori) gli aggravi ammonteranno a +3.516,40 euro annui a famiglia, di cui +728 euro annui solo nel settore alimentare.”
L’insieme di tali rincari pesa in maniera insostenibile sulle spalle dei cittadini, che, sempre più numerosi, lamentano disagi e difficoltà. In molti casi, questi costringono le famiglie italiane a rinunciare a beni percepiti ormai come “di lusso” come carne o pesce o a cambiare radicalmente i propri regimi alimentari, affidandosi a discount o prodotti di minor qualità.
“L’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha rilevato importanti modifiche nelle abitudini delle famiglie: dal calo del consumo di carne e pesce del -16,8% (settori in cui si nota anche uno spostamento verso il consumo di tagli e qualità meno costosi e meno pregiati), alla riduzione del consumo di frutta e verdura (che riguarda il 12,9% dei cittadini), al ricorso sempre più assiduo a offerte, sconti, acquisti di prodotti prossimi alla scadenza (abitudine adottata dal 46% dei cittadini).”
“I dati odierni dimostrano quanto sia urgente e necessario che il Governo intervenga per sostenere le famiglie, specialmente quelle meno abbienti, che sono le più penalizzate dalla crescita inflattiva – avverte Federconsumatori . La prime risposte contenute del DL aiuti quater sono a nostro avviso ancora insufficienti: troppo poche le risorse destinate ai cittadini, incomprensibile l’esclusione degli utenti domestici dall’accesso alla rateizzazione delle bollette, manca inoltre ogni riferimento alla sospensione dei distacchi per morosità.”
“Pertanto – conclude Federconsumatori Lucca - chiediamo che il Governo prenda seri provvedimenti di contrasto ai fenomeni speculativi, rafforzando i poteri dell’autorità di vigilanza sui prezzi; è improrogabile, inoltre, una profonda revisione e riforma delle aliquote I.V.A., che preveda una sterilizzazione ed un contenimento dei prezzi su tutti i beni primari.”