A qualcuno sarà sfuggito, a qualcun altro no, ma meglio chiudere un occhio; al sindaco Mario Pardini non si capisce bene, al presidente della Fondazione CARILUCCA che a IMT ha versato milioni di euro, pure. In sostanza, a pochi giorni dalla votazione, tutta interna alla prestigiosa Scuola IMT Alti Studi con sede in piazza San Francesco e diramazioni in tutto il quartiere, pare che freghi qualcosa a nessuno e che tutti siano in tutt'altre faccende affaccendati.
Vero è che la scuola vedrà la competizione elettorale portare al voto solamente il personale interno studenti inclusi, ma nessuna influenza di alcun tipo né, tantomeno, indicazione dall'esterno. Lo prevede lo Statuto della Scuola ed è bene che sia così per l’indipendenza e l’autonomia della Scuola IMT. Di sicuro si sa che si affronteranno in questa singolar tenzone, due professori che insegnano nello stesso istituto, i cui CV ed i relativi programmi per il mandato di Rettore per il triennio 2024-2027 sono pubblicati sul sito della Scuola. Parlarne o discuterne troviamo sarebbe un segnale di maturità, così come hanno fatto i candidati con il corpo elettorale il giorno 4 giugno 2024.
Entrambi i candidati hanno qualche cosa in comune con la Fondazione CARILUCCA, ma in modo molto differente. Nicola Lattanzi è Professore di Strategia e Management e Lorenzo Casini, è professore di Diritto Amministrativo.
Il primo è un professore molto conosciuto e apprezzato ben oltre Lucca, dove peraltro vive; suo papà è Arturo Lattanzi, ex presidente di quella Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca che proprio a lui deve molto in termini di nascita e soprattutto crescita della ricchezza. Nicola Lattanzi da quando è entrato nella Scuola IMT, con non poche polemiche pretestuose, ha portato risultati concreti, una presenza costante e una elevata dedizione; del resto, dichiara da sempre di voler integrare la mission della Scuola con le strategie di sviluppo della città e del territorio.
Sull'altro fronte la candidatura di Lorenzo Casini ci lascia un po' interdetti. Casini è stato a lungo alla corte dell'ex ministro Dario Franceschini, fino a quando, per via di alcune vicissitudini che suscitarono un vespaio, non lasciò ogni incarico diventando, successivamente, presidente della Lega Calcio di serie A. Un incarico che non si capisce però che cosa c'entri con IMT e, soprattutto, quanto tempo possa lasciare a Casini di dedicarsi alla realtà di una così prestigiosa istituzione universitaria e come tale bisognosa di attenzioni pressoché quotidiane. Ma vi è di più, e non ci piace. La cattedra ricoperta dal Professor Casini è finanziata integralmente dalla Fondazione CARILUCCA. Non solo da queste parti si è visto poco, ma anche alcune delle premesse sulla quali si basava l’accordo sono state deluse. Casini e la sua cattedra, infatti, si sarebbero dovuti occupare anche della Fondazione Carlo Ludovico Ragghianti. Non siamo a conoscenza di risultati in tal senso.
I più pessimisti sostengono che esiste forte il rischio di vedere l'istituto di studi universitari perdere ogni “contatto” con Lucca e la città per orbitare sempre di più intorno al pianeta universitario pisano.
Ora si tratta di capire che cosa sia meglio non tanto e non solo per la città di Lucca, quanto per la Scuola IMT in sé e qualunque sia il nuovo Rettore, una cosa deve essere chiara: non potrà avere troppi incarichi che inevitabilmente gli impediranno di essere presente con costanza e puntiglio nella scuola che presiederà.
IMT necessita di una figura impegnata a tutto tempo e presente a tutto campo, che sia autorevole e aperta, con una proiezione internazionale, e consapevole dell'importanza e dell'assolutezza del ruolo. Ecco, ci sarebbe piaciuto, al di là del corretto rispetto dell’autonomia delle scelte delle componenti della Scuola nell’esercizio delle procedure elettive, che anche alcune di quelle personalità politiche e amministrative che tanto aprono la bocca, ci avessero fatto conoscere il loro pensiero in merito. Sono molte, autorevoli e sono ancora in tempo.