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Scritto da Redazione
Economia e lavoro
29 Settembre 2022

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I dati Istat, riferiti al periodo gennaio-giugno 2022, elaborati dalla Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest con la collaborazione dell’Istituto Studi e Ricerche – ISR, mostrano una crescita del 13,8 per cento delle esportazioni delle province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa che arrivano a 5,7 miliardi di euro di controvalore: una quota che rappresenta il 22 per cento del totale delle esportazioni dell’intera Toscana.

Si tratta di una crescita di rilievo ma che risulta inferiore rispetto all’Italia (+22,5 per cento rispetto al medesimo periodo del 2021), ma superiore alla Toscana che mette a segno un +9,9 per cento.

Dal lato importazioni, l’area su cui insiste la Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest segna un +42 per cento: un valore leggermente inferiore rispetto all’Italia (+44,4 per cento) ma superiore alla crescita registrata in Toscana (+27,8 per cento).

Tali evoluzioni sono dovute, in buona parte, al combinato disposto del forte incremento dei prezzi a loro volta determinato dai forti rincari delle materie prime e dell’energia e dal deprezzamento dell’euro rispetto al dollaro.

Il commento di Valter Tamburini, Presidente della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest

Gli scambi con l’estero presentano andamenti a doppia cifra DOVUTI, in larga parte, dal rialzo delle quotazioni di materie prime, gas ed energia elettrica. Inoltre, l’incremento delle quotazioni delle materie prime, energetiche e non, sta impattando fortemente sui costi di produzione delle economie basate sulla trasformazione industriale, come le nostre, comprimendo gli utili delle imprese e facendo aumentare i prezzi dei prodotti. Inoltre, se è vero che il progressivo deprezzamento dell’euro rispetto al dollaro ha determinato una maggiore competitività dei prodotti esportati fuori dall’Europa, è altrettanto vero che tale dinamica ha aumentato il prezzo dei beni importati, generando un aggravio di costi per il sistema produttivo. Il nuovo Governo, all’interno di un quadro che non può che essere europeo, deve mettere in campo tutte le azioni che puntino a mitigare gli effetti negativi che l’evoluzione dei prezzi e dei cambi sta avendo sul nostro sistema manifatturiero.

Nel corso dei primi sei mesi del 2022 il valore delle vendite all’estero dalla provincia di Lucca ha sfiorato 2,7 miliardi di euro, segnando una crescita del +26,5 per cento rispetto allo stesso periodo del 2021 (+27,2 per cento il solo manifatturiero), per 564 milioni in più. La dinamica lucchese risulta migliore sia di quella regionale, in aumento del +9,9 per cento, sia di quella nazionale cresciuta del +22,5 per cento.

Nel semestre l’incremento risulta generalizzato e trasversale a tutti i settori provinciali, pur con alcune eccezioni, ed è trainato da cartario, meccanica, metallurgia e cablaggi che evidenziano significativi aumenti nei livelli delle esportazioni.

La crescita appare spinta dal forte incremento dei prezzi dei prodotti energetici e delle materie prime in atto dalla seconda metà del 2021, e dal loro conseguente trasferimento sulle filiere produttive: a livello nazionale ISTAT ha rilevato infatti per il primo semestre 2022 un ampio e progressivo aumento dei valori medi unitari sia dell’export (+20,1 per cento) che dell’import (+39,4 per cento).

La debolezza dell’euro rispetto al dollaro ha poi determinato una maggiore competitività di prezzo per i prodotti esportati oltre i confini europei, accrescendo al contempo il valore dei beni importati, in un contesto di prezzi delle materie prime già in rialzo e spesso denominate in dollari, generando un ulteriore aggravio di costi per le imprese.

Anche le importazioni della provincia di Lucca sono aumentate nel primo semestre dell’anno arrivando a sfiorare 1,5 miliardi grazie a un incremento del +48,1 per cento rispetto al 2021, quasi cinquecento milioni di euro in più; la dinamica risulta in decisa crescita anche a livello toscano (+27,8 per cento) e nazionale (+44,4 per cento).

CRESCONO A DUE CIFRE I PRINCIPALI SETTORI PROVINCIALI; IL CARTARIO VOLA, LA CANTIERISTICA RESTA SUI MASSIMI STORICI

L’analisi delle esportazioni dalla provincia di Lucca rileva come il settore della carta e cartotecnica ha fatto segnare i più elevati valori di export con 693 milioni di euro di vendite all’estero nel semestre, grazie a un incremento del +69 per cento (283 milioni in più) che spiega metà della crescita provinciale complessiva (13,3 punti percentuali su 26,5) e recupera in pieno la flessione registrata nella prima parte del 2021 (-14,6 per cento). La crescita interessa sia le vendite di articoli di carta e di cartone, salite del +51,3 per cento, sia quelle di pasta da carta, carta e cartone che sono quasi raddoppiate mettendo a messo a segno un +92 per cento. Il settore ha aumentato il valore delle vendite su tutti i principali mercati di sbocco: Francia (+71,4 per cento), Germania (raddoppiato), Spagna (+88,6 per cento), Polonia (triplicato) e Regno Unito (+120,8 per cento). Gli incrementi registrati nei valori dell’export sono spinti anche dal forte aumento del costo delle materie prime utilizzate dal settore, in particolare le commodity energetiche e la cellulosa, che stanno generando tensioni su tutta la filiera del settore e si riversano sui prezzi finali dei prodotti; l’import di pasta da carta, carta e cartone è cresciuto infatti del +70 per cento superando i 440 milioni di euro.

Prosegue il positivo periodo della cantieristica nautica, che nei primi sei mesi dell’anno ha esportato natanti per 468 milioni di euro, facendo segnare una crescita del +4 per cento rispetto al 2021 quando si era registrato un record storico per l’export settoriale. Il Regno Unito rappresenta il principale acquirente di imbarcazioni nel semestre, seguito da Stati Uniti e Isole Cayman.

L’industria meccanica, terzo settore provinciale per export con complessivi 437 milioni di euro nei dodici mesi, ha messo a segno un +19,4 per cento sul 2021: nel dettaglio, le vendite di macchine per impieghi speciali, rappresentate in larga parte da macchinari per cartiere, sono cresciute del +26,4 per cento a quota 317 milioni. Gli Stati Uniti restano il principale partner commerciale del settore, ma nel semestre si rileva un forte incremento delle vendite verso Messico (quasi quintuplicate) e Ungheria, verso cui l’export è salito di oltre trenta volte. Il comparto meccanico registra poi vendite all’estero di macchine per impiego generale (motori e turbine, pompe, compressori, valvole, ecc.) per 64 milioni, in recupero del +19,9 per cento dopo la caduta registrata nel 2021 (-22,7 per cento), con la Cina primo paese di sbocco in forte ripresa (+154,6 per cento) dopo la contrazione del 2021. Le vendite di altre macchine per impiego generale (forni, macchine per sollevamento, utensili portatili a motore, refrigeratori non domestici, ecc.) si sono fermate a 55 milioni segnando una diminuzione del -10,1 per cento e tornando poco sopra i livelli pre-covid: tra i mercati di destinazione cresce molto la Polonia (+152,8 per cento), mentre diminuiscono Stati Uniti (-67,9 per cento), Corea del Sud (-96,4 per cento), Israele, Svizzera e Russia.

I metalli di base preziosi e altri metalli non ferrosi hanno mostrato una crescita sostenuta nel semestre, salendo del +31,9 per cento per complessivi 191 milioni di vendite estere, in parte per l’aumento delle quotazioni delle materie prime che ne hanno spinto il valore al rialzo. Si registrano crescite significative per tutti i principali acquirenti del settore: la Germania (+24,5 per cento) si conferma primo paese di sbocco dell’export lucchese, seguita dalla Francia che sale del +49,1 per cento e dalla Svizzera (+23,3 per cento).

Prosegue ancora la crescita delle esportazioni di cablaggi e apparecchiature di cablaggio (171 milioni), in aumento del +26,2 per cento anche in conseguenza dell’incremento del prezzo delle materie prime, per il positivo andamento delle vendite verso Francia (+20 per cento), Germania (+30,6 per cento) e Belgio (+24,1 per cento) che insieme rappresentano quasi i tre quarti dell’export settoriale.

Per l’export di oli di oliva, semi, etc. si registra una crescita del +19,9 per cento che porta il valore venduto all’estero a quota 144 milioni di euro: gli Stati Uniti crescono del +25,5 per cento confermandosi il primo paese di destinazione con il 43 per cento delle vendite del settore, segue il Regno Unito (22 per cento del totale settoriale) verso il quale le esportazioni sono incrementate del +31,7 per cento.

Prosegue il recupero delle calzature, in crescita del +40,6 per cento nel semestre a quota 74 milioni dopo un lungo periodo di crisi che ne ha più che dimezzato le vendite all’estero: dieci anni fa l’export del settore nei primi sei mesi dell’anno aveva infatti toccato i 150 milioni di euro. Gli Stati Uniti, che hanno assorbito quasi un terzo delle vendite del settore, sono cresciuti del +38,8 per cento, seguiti da Francia (+40,3 per cento) e Germania (+41,7 per cento).

Continua anche la crescita delle vendite di articoli in materie plastiche, salite del +12 per cento per 60 milioni di export nei primi sei mesi dell’anno, grazie agli incrementi di Francia (+36,2 per cento) e Spagna (+24,1 per cento).

Torna ad aumentare l’export di medicinali e prodotti farmaceutici che segna un +26,5 per cento recuperando parte della flessione accusata nella prima parte del 2021 quando aveva perso il -31,3 per cento. Tra i principali paesi di destinazione il Messico cresce del +15,3 per cento mentre Ungheria e Repubblica Islamica dell’Iran rispettivamente quadruplicano e triplicano i valori; per la Turchia, primo mercato di riferimento nel 2021, si registra invece una forte flessione.

Si attenuano le difficoltà per i prodotti lapidei lavorati che registrano un incremento del +2,6 per cento su base annua; le vendite estere del settore restano un terzo al disotto dei livelli massimi, ma la ripresa dell’economia a livello globale sembra aver ridato fiato al comparto. Il principale mercato di sbocco per i prodotti lapidei sono gli Stati Uniti, che hanno assorbito quasi la metà delle vendite della provincia, in ulteriore deciso aumento nella prima parte dell’anno (+30,7 per cento). Le vendite di blocchi di pietre estratte, dirette prevalentemente in Cina, segnalano invece un calo del -11,4 per cento dopo l’incremento registrato lo scorso anno.

 

I principali settori esportatori della provincia di Lucca

Valori assoluti in euro, var.  per cento e contributi  per cento alla crescita 

Settori di attività

Valori assoluti

Quota  per cento

Var.  per cento

Contributi  per cento

gen-giu 2021

gen-giu 2022

Navi e imbarcazioni

450.267.090

468.217.156

17,4

4,0

0,8

Articoli di carta e cartone

232.028.223

351.001.195

13,0

51,3

5,6

Pasta-carta, carta e cartone

178.105.017

342.036.945

12,7

92,0

7,7

Altre macchine per impieghi speciali

250.830.473

317.106.467

11,8

26,4

3,1

Metalli di base preziosi e altri metalli non ferrosi

144.604.570

190.758.737

7,1

31,9

2,2

Cablaggi e apparecchiature di cablaggio

135.361.846

170.804.226

6,3

26,2

1,7

Oli e grassi vegetali e animali

120.326.316

144.252.838

5,4

19,9

1,1

Calzature

52.784.439

74.218.232

2,8

40,6

1,0

Macchine di impiego generale

53.354.663

63.954.233

2,4

19,9

0,5

Articoli in materie plastiche

53.699.936

60.150.954

2,2

12,0

0,3

Macchine di impiego generale

61.435.763

55.255.384

2,1

-10,1

-0,3

Medicinali e preparati farmaceutici

42.839.488

54.181.717

2,0

26,5

0,5

Taglio, modellatura e finitura di pietre

46.506.229

47.728.384

1,8

2,6

0,1

Utensili e oggetti di ferramenta

25.838.589

31.353.424

1,2

21,3

0,3

Strumenti e appar. di misuraz., prova e navigazione

20.918.641

26.648.591

1,0

27,4

0,3

Altro

257.813.418

292.690.507

10,9

13,5

1,6

TOTALE

2.126.714.701

2.690.358.990

100,0

26,5

26,5

Fonte: Elaborazioni Camera di Commercio Toscana Nord-Ovest e ISR su dati Istat (dati provvisori)

L’UNIONE EUROPEA TRAINA L’EXPORT LUCCHESE

L’export lucchese conferma il forte legame commerciale con i tradizionali paesi di destinazione: i primi cinque paesi per acquisti (Francia, Stati Uniti, Regno Unito, Germania e Spagna) concentrano infatti la metà delle vendite del semestre.

I principali partner commerciali della provincia si confermano i paesi dell’Unione Europea, che nel semestre hanno assorbito la metà delle vendite all’estero (1,35 miliardi di euro) facendo registrare un aumento del +41,5 per cento grazie alla forte crescita delle vendite di carta, metalli e cablaggi. La Francia rappresenta il primo paese di destinazione (13,5 per cento del totale), seguita da Germania (10,2 per cento) e Spagna (4,2 per cento). Sono cresciute anche le vendite verso i paesi europei extra-UE (468 milioni, il 17,4 per cento del totale provinciale), salite del +49,7 per cento nel semestre e destinate principalmente verso Regno Unito e Svizzera.

Le esportazioni verso il continente americano hanno fatto segnare una crescita del +43,9 per cento superando il mezzo miliardo di euro (19,3 per cento del totale): l’aumento ha interessato sia l’America settentrionale (+46,7 per cento; 311 milioni), dove gli Stati Uniti rappresentano il principale mercato di destinazione, sia la centro-meridionale (+39,8 per cento; 208 milioni) con Messico e Isole Cayman tra i maggiori acquirenti. Le vendite verso l’Asia si sono ridotte del 9,6 per cento attestandosi a 227 milioni di euro, mentre quelle verso l’Africa sono cresciute del +2,9 per cento superando i 60 milioni. 

I principali paesi di destinazione delle esportazioni della provincia di Lucca

Valori assoluti in euro, var.  per cento e contributi  per cento alla crescita

Paesi

Valori assoluti

Quota  per cento

Var.  per cento

Contributi  per cento

gen-giu 2021

gen-giu 2022

Francia

269.844.809

363.418.972

13,5

34,7

4,4

Stati Uniti

200.221.231

295.686.076

11,0

47,7

4,5

Regno Unito

118.913.160

281.006.855

10,4

136,3

7,6

Germania

195.831.186

273.463.834

10,2

39,6

3,7

Spagna

78.250.772

112.587.979

4,2

43,9

1,6

Svizzera

68.818.080

87.320.931

3,2

26,9

0,9

Polonia

49.356.403

79.561.870

3,0

61,2

1,4

Belgio

49.701.144

74.394.834

2,8

49,7

1,2

Ungheria

23.339.376

68.644.412

2,6

194,1

2,1

Grecia

55.363.657

65.729.732

2,4

18,7

0,5

Messico

26.365.880

64.922.055

2,4

146,2

1,8

Cina

66.846.629

64.072.810

2,4

-4,1

-0,1

Isole Cayman

24.616.849

54.146.198

2,0

120,0

1,4

Paesi Bassi

38.403.741

50.319.363

1,9

31,0

0,6

Turchia

68.020.491

39.859.735

1,5

-41,4

-1,3

Resto del mondo

792.821.293

715.223.334

26,6

-9,8

-3,6

TOTALE

2.126.714.701

2.690.358.990

100,0

26,5

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Fonte: Elaborazioni Camera di Commercio Toscana Nord-Ovest e ISR su dati Istat (dati provvisori)

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