Individuare le dinamiche locali del lavoro, i fabbisogni di formazione sul territorio, favorendo l'occupabilità e lo sviluppo anche attraverso le transizioni professionali e il ricambio generazionale nelle imprese, con una particolare attenzione ai temi dell'ecologia e della transizione digitale per rendere le aree economiche della provincia di Lucca più competitive.
Sono questi i macro-obiettivi del Patto locale per lo sviluppo e il potenziamento delle competenze firmato oggi – 19 gennaio 2023 – nella sala Tobino di Palazzo Ducale, a Lucca, e che vede coinvolti la Regione Toscana, ente promotore di Patti per la formazione locale, la Provincia di Lucca in qualità di ente coordinatore del Patto, nonché la partecipazione attiva di tutte le parti economico-sociali maggiormente rappresentative del territorio.
Un Patto che l'assessora regionale al lavoro e alla formazione Alessandra Nardini ha voluto declinare a livello provinciale ritenendo che questo sia il livello di rappresentazione adeguata dei fabbisogni formativi che un territorio può esprimere, a conferma di un ambito importante in cui le Provincie, fino alla legge Delrio, avevano operato.
Oggi, quindi, a Lucca la firma dell'accordo territoriale: in primis quella dell'assessore regionale Alessandra Nardini e del presidente della Provincia di Lucca, Luca Menesini, a seguire quella dei rappresentanti della Camera di Commercio Toscana Nord Ovest, dei sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil, delle associazioni di categoria Confindustria Toscana Nord, Cna Lucca, Confartigianato Lucca, Confersercenti Toscana Nord, Confcommercio Imprese per l'Italia, Province di Lucca e Massa Carrara, CPIA Lucca, Coldiretti Lucca, Confagricoltura Lucca, Cia Lucca, Confcooperative Toscana Nord, Lega Cooperative Lucca. E inoltre l'Ufficio scolastico territoriale di Lucca e Massa Carrara, Scuola IMT Alti Studi Lucca, Confapi Pisa e del Tirreno.