Anno XI 
Venerdì 2 Maggio 2025
- GIORNALE NON VACCINATO
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie

Scritto da Redazione
Economia e lavoro
11 Gennaio 2023

Visite: 594

L’aumento dei prezzi del gasolio sta mettendo in seria difficoltà anche le 745 imprese della nostra provincia che lavorano nel settore dei trasporti.

Si tratta di oltre duemila persone che vivono l’ultima stangata come pesantissima perché condiziona fortemente la principale fonte di energia utilizzata per alimentare i motori dei camion tramite i quali si svolge il loro lavoro.

“Con questi costi, l’Italia sale al terzo posto nella graduatoria dei prezzi del gasolio alla pompa più alti d’Europa – spiega Alessandro Albani, presidente del settore trasporti Fita Cna provincia di Lucca – ce lo dice l’osservatorio sui prezzi dell’energia della Commissione europea, che al 2 gennaio scorso evidenzia un prezzo di 1,890 euro al litro. Sbalordisce che a far lievitare a dismisura il costo del carburante sia l’incremento di accisa e tasse sull’accisa, passate da una incidenza sul prezzo finale pari al 38,7% lo scorso 5 dicembre al 50,69% attuale”.

Un gravoso fardello a cui si aggiungono gli aumenti di tutte le voci di costo correlate a questa attività.

“In particolare – continua Albani - l’aumento del 2% sulle tariffe che ASPI ha applicato a decorrere dal primo gennaio 2023 sulle tratte autostradali di cui è concessionaria. Una impresa di autotrasporto percorre mediamente il 70% su tratte autostradali e questo aggiornamento costerà circa 300 euro l’anno per ogni veicolo di cui ha disponibilità. Una misura, peraltro, in palese contraddizione con i disagi, consistenti e purtroppo anche drammatici, ascrivibili al comportamento di Autostrade per l’Italia nella gestione della rete autostradale di sua competenza. Criticità accertate, e già sanzionate dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato, che continuano a determinare gravi danni all’economia, soprattutto alle imprese di trasporto, a causa dei maggiori tempi di percorrenza che si riverberano inesorabilmente sui costi di gestione e sulla qualità della vita”.

Il risultato, secondo Cna, è che dal primo gennaio scorso i pedaggi autostradali e il rifornimento per un veicolo pesante incideranno per 10.300 euro in più l’anno sulle casse delle società di trasporto.

“Una situazione insostenibile – conclude Albani - che, nell’immediato, richiede perlomeno un intervento in grado di riportare il prezzo del gasolio alla pompa al livello medio europeo”.

 

Pin It
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie

ULTIME NOTIZIE BREVI

Spazio disponibilie
Spazio disponibilie

Si svolgerà giovedì 8 maggio alle 21.00 nella scuola Chelini di via delle Cornacchie l'assemblea pubblica dedicata ai lavori…

"Il lavoro di squadra paga sempre. E la sinergia fattiva tra enti di vario livello porta sempre a dei…

Spazio disponibilie

Venerdì 9 maggio alle 10.30, alla Biblioteca Civica Agorà sarà inaugurato lo "Scaffale del Ricordo", ovvero uno…

Sistema Ambiente informa i cittadini che il prossimo 2 maggio gli uffici amministrativi saranno chiusi al pubblico. Rimarrà…

Spazio disponibilie

"Avendo appreso della ufficializzazione della nomina di Massimo Marsili come nuovo presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di…

L'Informagiovani di Lucca, in collaborazione con l'agenzia per il lavoro Umana, annuncia un'importante iniziativa dedicata a chi…

Spazio disponibilie

RICERCA NEL SITO

Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie