Popolano e popolare. Un ristorante che non ha la pretesa di essere più o meno esclusivo, ma che ha la certezza di saper fare il proprio mestiere, con una pizzeria davvero niente male e due forni a legna e un menu che non ha niente da invidiare a tanti altri locali. Era la prima volta che sbarcavamo dal Paso, ossia da Paolo e Sonia, marito e moglie, e ce ne avevano parlato bene anche perché, a Pieve San Paolo via di Tiglio 88, ormai sono 21 anni che esistono e anche bene. E le premesse non sono state smentite anzi, mantenute alla grande. Per non parlare del karaoke di ogni sabato e domenica sera dove Serena e il marito sono bravissimi e i concorrenti, un po' meno, ma è normale. Successo ha avuto il recente concorso con tanto di premi.
Tornando alla cena, una bella sorpresa le pizze, sottili, digeribili e, come ha detto la padrona di casa, talmente buone che non creano alcun problema di sete durante la notte ed è assolutamente vero. Ottima anche la pasta fritta con il prosciutto crudo e lo stracchino, piatto di avanscoperta molto appetitoso. La ciccia è molto buona e tenera come il burro, acquistata in Garfagnana. Bisogna ammettere che si mangia bene non ci sono dubbi. E' un ristorante alla mano come ce ne sono tanti nelle frazioni periferiche del comune di Capannori e in questo caso Paolo e Sonia ci mettono così tanta passione che i risultati si vedono eccome. Qui di puzza sotto il naso non ce n'è, ci si siede e si mangia senza troppe storie. Forse, unico appunto, la cecina o torta di ceci a nostro avviso dovrebbe essere più bassa e più morbida, ma anche qui dipende dai gusti e in fondo non siamo a Livorno. Ottimo anche il servizio, con le cameriere padrona compresa che sono vispe e pedalano senza ombra di dubbio.
Da provare una sera che si ha voglia di tornare alle origini. Voto più che sufficiente anche molto più che sufficiente.