Potevamo mancare all'appuntamento con il nuovo ristorante sulla via Romana ad Antraccoli? Certo che no, anche se proprio nuovo non è perché la Conca la conoscono tutti anche se era a Segromigno e, adesso, i titolari hanno voluto scommettere e aprirne un'altra proprio alle porte della città e, dall'altro lato, al confine con il territorio del comune di Capannori. Sarà stata la pubblicità, sarà stato il fattore novità che qui non prevede la pizza che è rimasta a Segromigno, ma prodotti di ottima fattura e pesce di qualità e pescato più ancora che allevato, fatto sta che i commensali aumentano di ora in ora. Ottimo il servizio, camerieri gentili e cortesi e Silvia, l'anima del locale, che riesce ad essere dappertutto insieme ai soci. Essenziale, ma funzionale l'arredo, luce il giusto, né troppo bassa né troppo forte. I locali sono spaziosi e i tavoli alla giusta distanza l'uno dall'altro cosicché la riservatezza non ne risente. Passando al menu, niente da dire, c'è da leccarsi i baffi. Dimenticavamo che fuori il parcheggio si trova abbastanza facilmente e la location è assolutamente gradevole.
Non ci sono dubbi su cosa scegliere: spaghetti alla carbonara di mare che, a quanto pare, è da sempre uno dei piatti top della Conca. Per non perdersi qualcosa, assaggiamo anche i bottoni di pasta all'uovo ripieni di amatriciana su fonduta di pecorino romano dop e guanciale. Davvero niente da dire, peraltro ci sono anche gli spaghetti chitarra allo scoglio, ma tre primi sarebbero una esagerazione.
Come secondo scegliamo la carne, controfiletto di Black Angus Uruguay alla griglia con patate arrosto alla paprika. Per chi ama il pesce c'è di tutto e anche di più: oltre al pescato del giorno, polpo spadellato, gamberoni alla piastra rucola al salto e salsa alla livornese, fritto di mare con verdure e salsa tartara. Tra i contorni le puntarelle scottatee le verdure al forno.
Il tempo fila via liscio, si sta bene, c'è una bella atmosfera, niente caos, niente rumore, niente persone sguaiate. Arriva il momento del dolce e ci lasciamo guidare da Silvia che porta crema pasticcera al tartufo, crumble al cacao e lampone. Anche qui vorremmo doppiare, magari con un tiramisu o con un sorbetto del giorno, ma rinunciamo. Sarà per un'altra volta perché torneremo sicuramente. L'ambiente è pulito, accogliente, ti mette a tuo agio. Non è facile trovare ovunque ristoranti così.