La scorsa estate aveva evidenziato la tendenza ad una ripresa generale del turismo di prossimità, quello di uno o pochi giorni ma legato alla natura, a spazi ampi all’aria aperta. Una tendenza che, in un certo modo, è proseguita e ha fatto scoprire o riscoprire a tanta gente luoghi meno di tendenza come la Garfagnana. Così, luoghi come il Casone di Profecchia, pesantemente colpiti nell’economica un po' come tutto il settore, hanno resistito grazie al duro lavoro ma anche all’inguaribile ottimismo della famiglia Regoli, che gestisce questo ambiente da una vita.
Qua non si piange sul passato o su cosa manca, ma si lavora alla valorizzazione di quello che che c’è, così il Casone nel corso degli anni è cresciuto, arricchendo l’offerta che fornisce ai visitatori, divenendo luogo ideale per una vacanza, per tutta la famiglia, dai bambini e ragazzi, agli adulti fino agli anziani.
“Abbiamo iniziato la stagione estiva – ci dice Giuseppe Regoli – organizzando i campi estivi con alcuni gruppi di ragazzini delle scuole di Capezzano e Camaiore, che hanno apprezzato molto il nostro ambiente sano e immerso nella natura e le tante attività offerte, i percorsi di trekking, il Parco Avventura, i campi sportivi, ecc… Dopo un anno di chiusure, si sente la voglia di vivere un ambiente sano e pulito, in completa sicurezza”.
Le difficoltà, come sa Regoli, non sono terminate ma si cerca di lavorare al meglio: “Ci auguriamo ci sia una ripresa nonostante le difficoltà della diffusione delle varianti del virus. Tanta gente, negli ultimi periodi, ha preferito la montagna, l’aria aperta, sport come l’escursionismo o le passeggiate in montagna. Grazie a tutta questa gente viene tenuta in piedi l’economia della montagna”.
Buona cucina, belle passeggiate, un percorso estivo all’interno del bosco con tavolini e aree attrezzate, varie alternative per fare sport, insomma Il Casone è il luogo ideale per le famiglie ma anche le persone di una certa età, per riposare e rilassarsi dopo un inverno passato in città.
“Ringrazio tutti coloro che lavorano per la montagna, dal Cai che cura i sentieri al Soccorso Alpino e Speleologico che si prodigano nel dare aiuto a chi è in difficoltà” conclude Regoli.