Il parco «La Montagnola» a San Concordio in contrada si animerà nel pomeriggio di domenica 26 maggio con i volti, i sapori, i suoni e la bellezza delle diverse comunità che fanno di San Concordio e di Lucca una città globale. È la Festa dei popoli, giunta quest’anno alla sua nona edizione. Un evento che rappresenta il culmine di percorsi di partecipazione, coordinati da Caritas Diocesana di Lucca, che in questi anni hanno attivato tanti soggetti del territorio tra cui l’Istituto Comprensivo «Ungaretti» di San Concordio, la parrocchia di San Concordio, le comunità straniere del territorio e diverse associazioni legate ai temi della pace, dell’inclusione, della multiculturalità. La Festa, che gode del patrocinio del Comune di Lucca, si svolgerà dalle ore 16.30 alle 22 circa e si articolerà su varie aree di attività: l'area esibizioni dove si alterneranno danze, musiche, canti e testi provenienti da varie tradizioni del mondo. L’area tè dove sarà possibile degustare tè marocchino, l’area della bellezza con i tatuaggi all'henné e le treccine africane, l’area degustazioni dal mondo con piatti provenienti da Albania, Algeria, Senegal, Marocco, Ucraina, Filippine, Tunisia, Sri Lanka, Nigeria e altri.
Saranno previste anche attività, per i più piccoli, proposte da alcune delle associazioni presenti alla Festa e l’angolo delle Favole dal mondo: Letture ad alta voce di fiabe e racconti provenienti da tutto il mondo in collaborazione con l’Ist. Comprensivo «Ungaretti». Si svolgerà inoltre un laboratorio teatrale a cura di «And Or - Margini creativi».
Infine saranno presenti gli stand di varie associazioni e gruppi del territorio: Emergency Lucca, Amnesty Lucca, Amany Nyayo, Lucca Tuareg, Ass. Eccomi, Presidio di Libera di Lucca, Villaggio del fanciullo, Lillero, Coop. Sociale Nanina, Gruppo scout Agesci Lucca Ponte 1.
Le diverse edizioni della Festa hanno sempre più attestato questo appuntamento come un evento importante della città: oltre 5000 persone partecipanti, oltre 40 associazioni coinvolte, più di 60 esibizioni proposte nelle sette edizioni precedenti.
Quest’anno sarà presente anche una piccola esposizione di opere pittoriche realizzate dai detenuti della Casa Circondariale San Giorgio nell'ambito dei corsi promossi da Caritas Diocesana. «La Festa – spiega don Simone Giuli, direttore della Caritas Diocesana e cappellano del carcere di Lucca – è un piccolo esempio di una comunità dove le diversità sono ricchezza, dove la pace è un valore irrinunciabile, dove si può stare bene insieme, ciascuno con la propria identità, una comunità non ideale ma possibile, concreta e realizzabile».