Non sapevamo che, nel tardo pomeriggio di un giorno, meteorologicamente, da cani o quasi, con forte vento di libeccio e spiaggia quasi impossibile da sostenere, dalle 18 in poi da Filippo, il nuovo locale aperto da Filippo Felice Di Bartola a Forte dei Marmi, si sarebbe tenuta la presentazione dell'ultima fatica letteraria di Giampiero Gelmi. A dircelo, durante un aperitivo a casa di Leone Marzotto, è stato Gianni Mercatali, personaggio inutile da raccontare poiché non basterebbero le pagine di un quotidiano cartaceo tutte insieme.
Così, inforcata la Vespa e al seguito della coppia più bella della Versilia, quella composta dal Gianni fiorentino e dalla moglie Flavia Panigada, residenti a Lucca, ma da sempre di casa a queste latitudini, ci siamo diretti verso via Sant'Elme civico 6 dove, appunto, il re della ristorazione pietrasantina ha voluto cimentarsi in un'altra sfida, l'ennesima, aprendo un ristorante che è anche una straordinaria pizzeria, in una strada lontana dal centro abitualmente frequentato da vip e non solo al Forte. Inutile aggiungere, per chi non conosce Filippo, che la scommessa è stata ampiamente vincente.
Arriviamo che la presentazione è già iniziata, ai tavoli notiamo alcuni personaggi conosciuti, dal sindaco del Forte Bruno Murzi, persona seria e decisamente in gamba, al senatore Massimo Mallegni. Al tavolo principale l'autore del libro che ha un doppio titolo e si legge... capovolto: La pizza pentagonale e, al rovescio, Clic!
Ci sediamo, ma essendo piuttosto deboli d'orecchie e, soprattutto, restii all'attenzione prolungata, decidiamo senza indugio di afferrare la copia del libro che ha appena acquistato Franca Dini, seduta con noi, nostra collaboratrice, amica e organizzatrice di eventi sempre più in voga, e cominciamo la lettura di uno dei due racconti capovolti.
Allora, non ci crederete. Una settantina di pagine che filano via lisce con una velocità e una piacevolezza nella scrittura che non c i fanno togliere lo sguardo dalla pagina scritta. Clic! è un racconto originalissimo, che ti tiene inchiodato al testo, che ti spinge a voler assolutamente vedere che cosa accadrà alla prossima pagina. I protagonisti sono due, Nicola e Ciro, ma, in realtà, è la storia di Nicola, fotografo in Versilia, che si dipana tra un sogno premonitore e l'altro fino a quando, proprio questa sua prerogativa, lo condurrà, paradossalmente, all'interno di un cercare dal quale evaderà proprio grazie all'amico e anche lui detenuto ben più navigato Ciro. Lieto e inaspettato fine in quel di New York.
Non riusciamo a proseguire anche con la seconda parte del volumetto perché la presentazione è terminata. vediamo che Filippo ha appena portato in bella vista una pizza dalla forma inusuale, pentagonale, mai vista prima. E ci domandiamo qual è il senso di una pizza con quella forma geometrica. Una domanda che resterà senza risposta fino a quando, un paio di giorni dopo, non avremo letto il secondo racconto di Gelmi.
Ciò, tuttavia, non ci impedisce di chiedere a Filippo di presentarci il pizzettaro, come si dice a Roma, che ha cucinato simile 'bestemmia stilistica'. Ebbene, quale meraviglia nel vedere che, dietro al bancone e davanti al forno in mattoni il pizzettaro altri non è che una... pizzettara. Fantastica e fantastico Filippo a voler rompere la routine della tradizione anche in questo. Un ampio sorriso per uno scatto che immortali la coppia mentre mostra, orgogliosa, una pizza che, ci dicono, è fantastica e non tanto per i suoi cinque angoli, quanto per la delizia dell'impasto e tutto il resto. Filippo ci invita a cena, ma l'aperitivo del proprietario di Peck, la gastronomia del Forte aperta un mese fa, ci ha, letteralmente, saziato e, consentiteci l'espressione grammaticale scorretta, goduto.
Ci mettiamo a sedere per goderci, sere dopo, la seconda parte del libro e dobbiamo dire che ci è piaciuta esattamente come la prima, con una storia più ironica, inverosimile, ma digeribilissima e altrettanto godibile come la pizza. E, infatti, è proprio in questo racconto che emerge la figura di una pizza pentagonale che il professore nonché esimio premio Nobel per la fisica Arkadius Ulderico Maticotema, suggerisce a Filippo di realizzare per poter accontentare gli ospiti di un tavolo quando, essendo in cinque, hanno diritto ad altrettante ed eguali porzioni.
Personaggio stravagante, ma intelligente e incredibilmente furbo questo scienziato che ama apparire per ciò che non è e che riserverà, a Filippo, un finale al cardipalma che lo lascerà e ci lascerà più di qualche interrogativo. Bravo l'autore. Giampero Gelmi, amico di colui che definisce nel libro e fuori Filippo, l'oste mai stanco, un oste e padrone di casa che sa essere ovunque e accogliere le richieste dei commensali con una pazienza e una passione difficilmente riscontrabili altrove.
Gelmi, esperto di finanza ed economia, ama dilettarsi da sempre con la letteratura e, a dirla tutta, ci riesce benissimo. Lo ringraziamo per queste due ore di simpatia e di leggerezza così come ringraziamo Filippo e la sua pizza pentagonale. In un mondo devastato da un virus che mette a dura prova sentimenti e relazioni, l'amicizia tra questi due personaggi è molto, ma molto più forte di ogni paura.