Il gioco d'azzardo: una dipendenza che sembra forse più leggera, meno grave di quelle da sostanze stupefacenti, in quanto dipendenza comportamentale, ma che mostra un'intrecciarsi di elementi e componenti che la rende particolarmente spinosa. Basta guardare ad alcuni dati per comprendere quanto spaventoso e pericoloso questo fenomeno sia davvero: nell'ultimo anno in Italia sono stati bruciati 110 miliardi di euro, cinque miliardi e mezzo in Toscana e 600 milioni solo in Lucchesia. "Si tratta di un fenomeno legale, e per questo diffuso e generalmente accettato, addirittura incentivato - ha spiegato Alessio Arces, in rappresentanza di Federsanità Arci Toscana - che oltre a presentare problematiche sanitarie ed economiche è anche isolante, ed è caratterizzato da un grave problema di infiltrazioni della mafia". Un fenomeno, insomma, che è tanto complicato quanto fondamentale affrontare. A questo punta Game L-Over, progetto presentato oggi 18 aprile, che rientra nel piano di contrasto ai rischi dell'azzardo predisposto dalla Regione Toscana: a contrastare, fin dalla più giovane età, i danni e la dipendenza dal gioco d'azzardo.
"La caratteristica più importante del progetto è la rete: si tratta di un progetto di ampio respiro, che vive dei contatti tra più e più enti" ha affermato Sonia Ridolfi, presidente della Fondazione Ce.I.S. di Lucca che, occupatasi per 40 anni di dipendenza e marginalità estrema, al vedere il pericoloso intensificarsi del gioco d'azzardo ha deciso di prendere in carico anche questo fenomeno. Componendosi questa dipendenza, come menzionato, di molteplici aspetti differenti, la creazione di una rete si fa fondamentale per affrontarla da tutti i suoi punti di vista. "Questo problema rischia di sfuggirci dalle mani, se non siamo capillari sul territorio - ha proseguito Arces - Trattandosi di una dipendenza isolante, siamo noi che dobbiamo riuscire a cogliere e prendere in carico i soggetti che ne sono affetti".
Tutto ciò è stato fatto- e continua ad esser fatto- attraverso tre linee d'intervento: la mappatura del territorio, l'apertura di sportelli d'ascolto e le iniziative di sensibilizzazione. Il Ce.I.S. di Lucca si è occupato della mappatura della città di Lucca e del quartiere Varignano di Viareggio, prendendo contatti anche con gli stakeholders e costruendo una rete di persone che potessero essere d'aiuto per comprendere il fenomeno; conseguentemente, ha aperto due sportelli di ascolto in presenza: uno a Lucca, in via S. Giustina 59, aperto il lunedì e il giovedì dalle 9 alle 13, e uno a Viareggio, nella parrocchia della Resurrezione di Nostro Signore, in via Paladini 58, aperto il martedì e il venerdì dalle 9 alle 12. "Abbiamo deciso di aprire questi sportelli anche perché ci siamo resi conto che chi ha una dipendenza dal gioco d'azzardo magari fa difficoltà a riconoscere che di dipendenza si tratta, e a rivolgersi ai servizi adeguati come il SerD - ha osservato Fabrizio Pucci, educatore del Ce.I.S.-. I nostri sportelli servono per fare da tramite, per individuare il problema e veicolare chi ne soffre verso i servizi presenti".
Parte integrante del progetto, infine, sono le iniziative di sensibilizzazione e informazione, predisposte con il coinvolgimento delle realtà territoriali. "La sensibilizzazione è uno degli aspetti principali di questo lavoro, che non è solo cura" ha affermato Elisa Cerrai, psichiatra responsabile SerD Piana di Lucca. Tra i molti eventi già stabiliti, il primo avrà luogo il 22 aprile, con l'incontro di presentazione del laboratorio teatrale "Voglia di perdere", che coinvolgerà ospiti e operatori della Comunità di Nocchi e culminerà in una performance finale, che verrà messa in atto sia a Lucca che a Viareggio tra settembre e ottobre, in un momento pensato come celebrativo del progetto, parallelamente all'inaugurazione di una mostra nella loggia di Palazzo Pretorio a Lucca. Gli eventi proseguiranno con la partecipazione, il 30 aprile, all'evento "Accordi in piazza" a Capannori, e con l'incontro con il Gruppo Scout AGESCI Viareggio 3 il 15 maggio. Ancora, domenica 21 maggio, alle 16, il Centro Cittadinanza Oltreserchio "Il Bucaneve" ha organizzato "Voglia di giocare", un'occasione per giocare insieme a tombola e ricevere informazioni, e sempre lì il 17 giugno alle 19.30 si terrà la cena "Tutto può iniziare per gioco". Nel mese di maggio, poi, prenderà il via l'iniziativa "On air", grazie alla collaborazione di Radio Sankara di Viareggio che proporrà una rubrica di approfondimento sui temi del gioco d'azzardo; a giugno, invece, sempre a Viareggio sarà presente il punto informativo al Cantiere Sociale Versiliese. Prevista per il periodo di ottobre la conferenza "La cultura dell'azzardo" presso l'Unidel di Lucca, e infine ancora numerosi gli eventi da calendarizzare in collaborazione con Lucca Crea, nonché laboratori e incontri previsti, assieme alla Biblioteca Agorà e al Comune di Lucca, con i ragazzi delle scuole e con gli adulti. "Abbiamo tempo fino a dicembre 2023- speriamo di creare nuovi eventi. Abbiamo voglia di esprimerci il più possibile" ha detto Cristina Malatesta, altra educatrice della fondazione Ce.I.S.
"Dobbiamo far capire il pericolo, ma anche favorire lo sviluppo di un pensiero critico- ha proseguito, illustrando l'importanza di queste iniziative di sensibilizzazione - Viviamo in una società in cui il gioco d'azzardo è presente, è inutile fare moralismi o mettersi in testa di eliminare del tutto: quello che dobbiamo fare è creare una cultura del gioco differente. L'attività ludica fa parte dell'esistenza umana, e forse proprio perché abbiamo smesso di giocare siamo caduti in queste dipendenze comportamentali: dobbiamo creare una filosofia del gioco che sia non d'azzardo, ma d'abilità e socializzante".