Questo evento, che come obbiettivo principale aveva quello di proporsi come opportunità di riconoscimento identitario alla comunità cinese locale, ha visto per tutto il giorno protagonisti soprattutto i bambini, che hanno potuto apprendere e toccare con mano, grazie alle spiegazioni dei volontari dell’associazione ToscanaGo e dalle lezioni di Francesco Portorì e Luciano Barbati, le tecniche e la filosofia che stanno alla base di questi affascinanti giochi orientali.
“L'esperienza con i bambini dell’Istituto Toniolo è stata molto positiva. Tutti noi volontari dell'associazione ToscanaGo siamo rimasti davvero molto contenti; ho avuto l’impressione che i bambini abbiano seguito buona parte dei discorsi che abbiamo fatto, e a posteriori penso che l'idea di alternare i discorsi storici e filosofici sul Go con l'illustrazione delle (due sole!) regole di gioco e con esempi di gioco abbia aiutato la comunicazione e l’apprendimento immediato; alla loro età ci si appassiona al gioco molto rapidamente. Certo c'è chi immediatamente entra nello spirito del gioco e si concentra, chi soffre perché l'avversario lo batte, chi perde la concentrazione, per cui è stato importante per noi seguire le partite e intervenire quando necessario.
Come suoi tratti particolari, questo gioco antichissimo incoraggia il rispetto dell'avversario e il giocare "con" e non "contro", per creare assieme una bella partita: nella cultura goistica si augura sempre buona partita quando si comincia e si ringrazia quando si finisce, non farlo è considerato molto maleducato.
Ci auguriamo di riuscire più spesso a collaborare con le scuole o altre associazioni, perché siamo convinti che il Go sia un gioco bellissimo. Come tutti i giochi, aiuta a esercitare la concentrazione e l'autocontrollo, a gestire la vittoria e la sconfitta, a confrontarsi con gli altri e valutare se stessi.
Ci piacerebbe replicare con altri eventi di questo tipo, e continuare a collaborare con l'associazione EstOvestEst e con le scuole”, ha affermato Francesco Potortì, presidente dell’Associazione ToscanaGo e della Federazione Italiana Gioco Go (FIGG), una realtà che vede Pisa tra le città italiane con il maggior numero di appassionati di questo gioco.
Anche da parte dell’Istituto Confucio tanto entusiasmo e soddisfazione, soprattutto da parte delle volontarie madrelingua cinesi che hanno aiutato i ragazzi del Toniolo e tutti coloro che hanno partecipato all’evento nel corso della giornata a capire i giochi, spiegando loro le regole in lingua inglese.
Nei prossimi mesi l’Associazione EOE organizzerà altri eventi come questo e molti altri ancora; la sinergia tra le associazioni e le istituzioni, infatti, mira proprio a questo, a valorizzare le potenzialità per arrivare a colmare lacune e a stimolare interessi; un ruolo chiave avuto anche del Comune di Pisa, che riesce a dare un posto di rilievo alla comunità cinese anche in ambito culturale, superando lo stereotipo di mero partner commerciale.
Hanno partecipato all'evento professori universitari, come Xu Ji Hua, che dagli anni '80 sono presenti sul territorio e che attraverso questo tipo di iniziative possono arricchire il tessuto cittadino e creare un ponte tra il territorio e gli studenti cinesi che vi soggiornano coinvolgendo, proprio come in questo caso, direttamente i giovanissimi, che hanno la responsabilità dell’inclusione e della conoscenza nel presente, ma soprattutto nel futuro.