La Gazzetta di Lucca non si ferma, sale ad alta quota e raggiunge i 3.718 metri sopra il livello del mare, o meglio dell'oceano Atlantico. Qui si trova il parco nazionale del Teide, il più grande delle Canarie e dichiarato patrimonio dell'umanità dall'Unesco nel 2007.
Partiamo alle 10 da Sol Arona, vicino al Paseo Lisboa dove alloggiamo. Il bus turistico arriva in anticipo e puntualmente ci dirigiamo verso l'autostrada che qui chiamano "El autopista". Saliamo senza green pass; non ce lo hanno chiesto nemmeno al momento della prenotazione. Durante il viaggio - come avevamo notato appena sbarcati sull'isola - notiamo che il manto stradale è in ottime condizioni e che la segnaletica è ben marcata. Stessa cosa vale per l'iiluminazione nelle vie. La sera si può uscire tranquillamente a fare una passeggiata perchè ogni angolo (vicino o lontano dal centro) è illuminato. I parcheggi - eccetto quelli al coperto - sono gratuiti e gli stalli per disabili oltre ad essere di grandi dimensioni, sono visbili e non scoloriti.
Le strade di montagna, come quella che abbiamo percorso per arrivare al vulcano Teide, sono curate, mantenute bene e con vista sull'oceano Atlantico.
Man mano che raggiungiamo la vetta del vulcano il clima cambia. Dal caldo de la playa de los Cristianos si passa a un aria più fresca proveniente dalle correnti oceaniche. La guida turistica parla quattro lingue e noi prendiamo appunti in spagnolo e in inglese per capire meglio le vicende storico-culturali di Tenerife.
Arrivati a "Roque de Garcìa" dove tra sentieri antichi di origine vulcanica e vista sul Teide, abbiamo mezz'ora di tempo per poter passeggire e osservare da vicino il paesaggio e le colate di lava che, in altre zone dell'isola, si sono formate delle vere eproprie piscine naturali.
Prossima tappa Icod de los Vinos, la citta del "Drago Milenario" e conosciuta per la produzione di vino. Secondo quanto riportato da "Diario de Avisos", uno dei maggiori quotidiani locali dopo "El dià" e "Leggere Tenerife", ' il drago di San Antonio, una delle specie più popolari e antiche di Icod, ha subito un atto vandalico che ha potuto mettere a rischio la sua sussistenza, dopo vari secoli.Per fortuna l'intervento veloce della polizia locale, dei pompieri e della protezione civile ha evitato che i danni fossero maggiori'.
Da Icod de los Vinos, cioè nella parte nord-occidentale rispetto a Los Cristianos, arriviamo a Garachico dove si trova il castello di San Miguel. Il paese è stato fondato dal banchiere genovese Cristoforo Ponti ma il 5 maggio 1706 l'eruzione vulcanica pù grande delle Canarie ha distrutto 'la nuova Pompei' - così ribattezzata Garachico, città commerciale fino al 1883, prima che Santa Cruz diventasse la capitale.
Lasciato Garachico, ci spostiamo verso Masca, un piccolo paesino di montagna raggiungibile da strade tortuose e precipizi ma ben percorribili come si vede nelle foto. Anticamente era considerata "la via de los piratas" perchè i banditi nemici della Corona si nascondevano qui e attendevano la flotta che arrivava dall'America per essere attaccata. Masca si trova nel comune di Buenavista del Norte ed è considerata una delle mete turistiche tra le più frequentate.
Dopo la visita al Teide e alla zona dei vini, scendiamo dalla montagna e ci avviciniamo alla costa sud passando da Santiago dove il governo locale sta realizzando un'autostrada per raggiungere più facilmente i paesini e i borghi alle pendici del vulcano.