Sei giovani donne lucchesi e una serie televisiva per parlare di un problema ancora poco conosciuto, ma sempre più diffuso tra i bambini e gli adolescenti: il mutismo selettivo. Il progetto si chiama "Sconosciuto come me" e nasce delle menti di Madalina Dolhescu, produttore esecutivo che dopo anni di esperienza a Londra ha scelto Lucca come luogo dove vivere e lavorare, Maris Muzzarelli alla regia, Ottavia Vitali e Jennifer Bazzoli come direttrici della fotografia e Irene Gnagnetti e Chiara Forgiarini al montaggio. Sei donne per raccontare con sensibilità, in sette episodi ambientati a Lucca, un disturbo che nasce dall'ansia e che generalmente inizia durante la prima infanzia e può persistere fino all'età adulta se non riconosciuto e trattato. In questo caso, l'età presa in esame è l'adolescenza, un periodo solitamente contraddistinto da ansie e insicurezze che per alcuni possono diventare uno scoglio troppo grande da affrontare. Tanto da preferire chiudersi in sé stessi, isolandosi da quei contesti in cui non ci si sente a proprio agio.
L'idea di "Sconosciuto come me" nasce dalla volontà di raccontare questa complessità dal punto di vista femminile. Non a caso la protagonista è una ragazza determinata e curiosa, ma anche portatrice di quei sentimenti incerti e "prepotenti" che accomunano i giovani e che, in particolar modo nel periodo delle scuole superiori, vengono vissuti in modo totalizzante: le emozioni che travolgono, le amicizie che cambiano la vita, le connessioni che si formano e restano, a prescindere dal tempo e dallo spazio che cambia.
La storia è quella di Sabrina, adolescente affetta da mutismo selettivo che condivide i suoi pensieri all'interno di un podcast online, l'unico contesto, protetto e appartato, in cui riesce a usare la propria voce. Per farlo senza che nessuno se ne accorga, si nasconde nella biblioteca in cui il padre lavora come custode. A scuola non parla, nonostante ormai frequenti il quarto anno di liceo e, in seguito a una particolare vicenda familiare, ha smesso di parlare anche in casa. Nessuno conosce quindi la sua voce, se non gli ascoltatori del podcast. Eppure, nonostante il disturbo che la affligge, la vita della ragazza è contraddistinta dalla curiosità e dalla vivacità, il suo mondo è ricco e, attraverso l'amicizia con una compagna di classe di origine filippina, anche multiculturale.
Il progetto è in fase di preproduzione, l'inizio delle riprese è fissato per i primi giorni di maggio. La serie sarà interamente girata nel centro storico di Lucca. La regista Maris Muzzarelli ha recentemente curato la regia di "Parlami di te", documentario sui disturbi alimentari curato da Accademia Cinema Toscana e sostenuto dal Comune di Lucca in occasione della Giornata mondiale dedicata a tutte le problematiche legate alla relazione con il cibo, che ricorre il prossimo 15 marzo.
È ancora possibile partecipare al casting di "Sconosciuto come me", che prevede la selezione di una ragazza di età scenica 17/18 anni per il ruolo di Sabrina; una ragazza di origine filippina (età scenica 17/18 anni) per il ruolo della co-protagonista, Ligaya; un ragazzo di età scenica 17/18 anni, e un uomo e una donna di età scenica 40/50 anni. Per informazioni e per l'invio del curriculum e di un provino è possibile scrivere a