“Pier Paolo Pierucci, pittore di luce e di colore”: è il titolo della mostra retrospettiva che, a cinque anni dalla morte dell'artista, sarà inaugurata venerdì 1 dicembre alle 17 nella sala dell'Affresco della Fondazione Crl (in via San Micheletto 3): resterà aperta fino al 9 dicembre con ingresso libero (orario 9,30-12,30 e 15,30-18,30). In esposizione ci sono una cinquantina di opere, suddivise in quattro grandi aree tematiche: i paesaggi urbani, i vasi di fiori, le maschere, Venezia. Ma al di là dei soggetti, protagonista assoluto della pittura del lucchese Pierucci è il colore, un colore steso a grandi pennellate veloci, che in pochi tocchi vanno a segno. Gli scorci di Lucca, i vicoli, le Mura, le grandi chiese, ma anche i vasi di fiori o i pagliacci diventano così quasi un pretesto per celebrare, anche con accostamenti audaci, la forza del colore, quel colore che per l'artista è l'unica chiave di lettura della realtà.
Pittore estremamente prolifico (in quasi tutte le case lucchesi c'è almeno un suo acquarello, acquistato magari per pochi soldi), Pier Paolo Pierucci in città era diventato un personaggio, in giro con i rotoli di tele o di cartoni sempre sotto il braccio, o seduto al cavalletto a lavorare en plein air anche nella pioggia scrosciante. Il ristorante “Buatino” era la sua personale galleria permanente, mentre un grande garage caotico e malamente illuminato, zeppo di quadri, gli serviva da atélier. Eppure quest'artista complesso e tormentato, che non aveva alle spalle studi accademici, con il suo talento è riuscito a donarci opere uniche e potenti, che non hanno niente di dilettantistico e si avvicinano anzi alla forza coloristica dei grandi maestri fauve di inizio Novecento.
La mostra, organizzata dall'Associazione che porta il suo nome, vuole essere una prima puntata – cui si spera altre seguiranno – per restituire alla città e non solo, un artista ancora troppo superficialmente conosciuto. Ma vuole essere anche l'occasione per andare avanti nel censimento della vastissima produzione del pittore, allo scopo di ricostruire il corpus delle sue opere oggi disperse. Si sta realizzando infatti un archivio fotografico a cui possono contribuire tutti coloro che possiedono un dipinto o un acquarello dell'artista lucchese: basta caricare la foto dell'opera sul sito www.associazionepierpaolopierucci.it