Finiremo mai di ringraziarlo? Noi, sinceramente, no e ne siamo perfettamente consapevoli. Valter Nieri è uno di quei personaggi istrionici che fanno razza per conto proprio, uno che, a Lucca, ha ben pochi uguali, soprattutto, per la precisione e la opuntualità nell'assolvere ai propri obblighi. Ne conosciamo un altro, Piero Pacini, gelatiere di professione. Gente d'altri tempi. Valter Nieri ha portato a Lucca centinaia di campioni dello sport, ha permesso a tutti di conoscere da vicino chi regalava soddisfazioni a non finire attraverso le prestazioni sui campi di calcio, in sella a una bici, su una pedana, su una pista di atletica, in una piscina, sopra un parquet e via di questo passo.
Con l'avvento del Covid e la sospensione del suo tradizionale Prenio Fedeltà allo sport, manifestazione, è bene dirlo, nella quale non guadagna un cent e, se va bene, ci va pari, pensavamo che a Lucca, ormai, difficilmente avremmo potuto riveder le... stelle. E, invece, Valter Nieri ci ha sorpreso ancora una volta, ci ha permesso di apprendere qualora non lo avessimo ancora capito, quanto sia genuina e disinteressata la sua passione sportiva.
E' andato in scena l'altra sera, come di consueto, al Country Club di Gragnano sulla via Pesciatina, il nuovo e, allo stesso tempo, ennesimo appuntamento con la consegna della Sfinge a chi ha dato molto e a volte anche tutto allo sport durante la propria esistenza. Decine gli ospiti, altrettanti e anche di più i convenuti che hanno volutio accompagnare un Valter Nieri leone da palcoscenico, vivace e dalla voce invonfondibile nell'annunciare i presenti e ricordare le loro prestazioni sportive. Così, quando ha chiamato sul palco Claudio Chiappucci detto El Diablo, ha rievocato una sua vittoria al toru dopo una fuga memorabile e a noi si è accapponata la pelle. Come quando abbiamo avuto a pochi metri un ex campione del mondo come Gianni Bugno, persona di una modestia incredibile, legato alla nostra giovinezza quando le due ruote erano ricche di campioni italiani mentre, oggi, così come nel calcio, si fa fatica a trovarne.
E cosa dire, poi, dell'eroe dei due mondi e delle due ruote, quell'Ivano Fanini che ha dato i... natali ciclistici a centinaia di atleti provenienti dal globo terracqueo e che ancora oggi, più longevo tra i longevi, con la sua squadra Amore&Vita regala emozioni di puro sport senza alcun additivo.
Tutti, ormai, conoscono Valter Nieri e sanno che la sua passione spazia tra la bici e la pallavolo. Ed ecco, quindi, al tavolo, una giovanissima Maila Venturi, lucchese doc e sorella del nostro collega cresciuto alla Gazzetta di Lucca, Nico Venturi, da quattro anni giocatrice in serie A e uno tra i migliori liberi in circolazione. Ricordiamo ancora quando Nico, anni fa, ci parlava di questa sorella che andava su e giù per la penisola vivendo, ormai, da sola e lontana dalla famiglia, pur di raggiungere il sogno di sbarcare in serie A e così è stato. Brava Maila e bravo Valter che l'ha invitata e che l'ha seguita costantemente dalle colonne della Gazzetta della quale è divenuto una delle colonne portanti.
Ma in questa edizione c'è stato spazio e tributo per la più grande campionessa del volley che il nostro Paese abbia mai avuto, quella Paola Cardullo da Omegna che proprio il 16 marzo di quest'anno ha compiuto 40 anni. Campionessa mondiale pluridecorata e atleta inimitabile accolta con un enorme applauso dalla platea degli ospiti del premio.
Valter Nieri ha organizzato, come sempre, tutto cercando di dare il meglio ai suoi invitati. E lo ha fatto, lasciatecelo dire a noi che pecchiamo sovente di gola, con il contributo della cucina del Country Club il cui risotto agli asparagi e alle verdure era, semplicemente, delizioso e che abbiamo 'ricaricato' ben quattro volte fermandoci, poi, ai box senza assaggiare il resto.
L'amico Luca Tronchetti ha portato a Lucca un difensore di quelli che marcavano a uomo senza tanti complimenti, Riccardo Ferri, cuore interista e campione di stile. Per il calcio presente anche un simpaticissimo Frabrizio Corsi, presidente dell'Empoli dei miracoli al quale tanto ha contribuito, in passato, un direttore sportivo caro a noi e a tutta Lucca, Pino Vitale.
Noi non possiamo e non potremo mai dimenticare il regalo più bello che Valter Nieri ci ha fatto nel corso degli anni, piazzandoci a tavola accanto nientepopodimeno che Pietro Mennea e regalandoci, così, un'emozione indescrivibile per chi ha corso agonisticamente nel medesimo periodo sulle piste rosse di tartan della capitale. Nacque una sorta di amicizia interrotta, purtroppo, dalla morte di un personaggio che l'Italia non potrà mai dimenticare, pulito come un bimbo e sincero come pochi altri, forse un po' introverso e apparentemente scorbutico, ma generoso e con un cuore grande così.
Concludiamo con un forte abbraccio a Valter Nieri senza il quale e senza i cui sponsor non avremmo potuto assistere a quello che, nel corso degli anni, abbiamo assistito, orgogliosi di averlo come collaboratore puntuale e preciso sulle nostre pagine.
Foto Ciprian Gheorghita