Di sabbia o di scoglio? Nessuna esitazione, di scoglio assolutamente. Paolo Virzì, 57 anni, regista livornese piovuto in città per partecipare al Lucca Film Festival e ritirare il premio alla carriera, ha condiviso un aperitivo nella sede dell'associazione industriali a Palazzo Bernardini circondato e festeggiato da autorità istituzionali e appassionati che non hanno rinunciato a farsi un selfie o scambiare due parole. E bisogna riconoscere che il sorriso di Virzì è stato contagioso, al punto che il successo della sua 'apparizione' non ha avuto eguali almeno fino ad ora nel corso di questa rassegna cinematografica fortemente voluta dalla fondazione Carilucca e, ormai, divenuta un appuntamento tradizionale per la nostra città.
Tutto ci saremmo aspettati, ad essere sinceri, ma che fossimo nati, noi e Virzì, nella medesima clinica livornese in via Montebello, davvero non lo potevamo immaginare: "Anch'io sono nato a Villa Tirrena in via Montebello a Livorno. Lei è dell'Ardenza? Sì, ma la e deve essere più aperta... Sabbia o scoglio? Non scherziamo, sono labronico di scoglio".
C'è Eugenio Fontana (nella foto con Virzì) che ha voluto consegnare al regista una bottiglia Magnum di uno dei suoi vini della Tenuta del Buonamico, che, tra l'altro, hanno contribuito fortemente ad allietare l'appuntamento eno-gastronomico così come il catering impagabile di Ademaro Pinelli. L'imprenditore di Montecarlo ha scambiato battute e impressioni con Paolo Virzì il quale ha ribadito che la città di Lucca è tra quelle a cui, anche per motivi familiari, è più sentimentalmente legato visto che i suoi nonni erano sfollati, durante la guerra, proprio nelle campagne lucchesi.
Giulio Grossi, ex presidente di Confindustria Toscana Nord ha fatto gli onori di casa nella splendida sala della sede istituzionale lucchese. Con lui Giorgio Bartoli, ex commissario straordinario della Camera di Commercio di Lucca, Andrea Casali, imprenditore nel mondo della formazione e dell'istruzione, Andrea Terigi, concessionario Audi a Lucca e Pietrasanta, Enrico Torrini presidente del consiglio comunale e alcuni colleghi della carta stampata invitati per l'occasione. Ottima l'accoglienza da parte dello staff del festival, a cominciare da Carlo Dutto dell'ufficio stampa.
Un personaggio, Paolo Virzì, assolutamente in grado di alzare notevolmente il livello di socialità, di condivisione e simpatia tra gli astanti che non hanno rinunciato a farsi ritrarre a più riprese. Alla fine, tutti diretti verso il cinema Astra dove si sarebbe tenuta, di lì a poco, la cerimonia di premiazione e la successiva proiezione dell'ultimo film, già tra i più attesi e visti, di Virzì, appunto Siccità.
Foto Ciprian Gheorghita