Una moneta per ricordare la storia di Lucca e celebrare il valore della libertà: questa l'iniziativa presentata oggi 6 aprile per cui, in collaborazione con la Zecca di Lucca, il giorno 8 aprile La Nazione di Lucca regalerà a tutti quanti acquisteranno in edicola una copia del giornale una moneta coniata appositamente.
Si tratta del seguito e del completamento di un'iniziativa precedentemente messa in atto in occasione delle scorse celebrazioni di Santa Croce, quando La Nazione aveva donato ai lettori una moneta rappresentante il Volto Santo. Un'iniziativa che ha goduto di un enorme successo, il quale ha portato alla repentina "scomparsa" della moneta da tutte le edicole, come ha ricordato il presidente della fondazione Zecca di Lucca Alessandro Colombini. "La monetazione lucchese, come per tutte le entità territoriali, rappresenta l'identità del popolo che emette la moneta. I lucchesi hanno sempre avuto un'identità religiosa, il Volto Santo, e un'identità civile, lo scudo, raffigurate rispettivamente sul rovescio e il dritto della Doppia del 1749- ha proseguito- Non poteva naturalmente mancare la faccia civile."
La moneta, di colore dorato, riporta su una faccia l'arme della città "Lucensis Republica" e, al centro dello stemma, la scritta "Libertas"; sull'altro lato della moneta, il logo di "QN La Nazione". "Quando venni a Lucca per la prima volta, mi colpì subito lo scudo della Libertas a Porta S. Pietro, che rappresenta l'identità della città- ha commentato il vicesindaco Giovanni Minniti- Sono lieto che la Zecca di Lucca, che è la più antica d'Europa, venga tenuta in vita tramite queste iniziative, e spero che prosegua in futuro a coniare monete anche per altre iniziative".
Sebbene l'iniziativa cada in concomitanza dell'anniversario della liberazione di Lucca da Pisa, avvenuta l'8 aprile 1369, è naturale che il suo valore vada ben oltre l'ormai proverbiale rivalità pisano-lucchese, su cui pure tutti i presenti non hanno mancato di scherzare. Ha spiegato infatti Colombini: "Molto attuale riproporre questo tema oggi, che vediamo che il valore della libertà, che noi spesso diamo per scontato, non è necessariamente così, e dobbiamo ricordare che va difeso. Dobbiamo pensare a cos'è la liberta per tanti popoli che non ce l'hanno: questo dono è significativo, perché guarda anche a quelli che sono i valori della nostra civiltà".
"Questo tipo di iniziative servono per attualizzare, ma anche per far conoscere la nostra città- ha ulteriormente osservato Valentina Mercanti, consigliere regionale- Non è scontato che tutti i cittadini conoscano la storia locale; io penso che queste iniziative servano a raccontare certe cose in maniera più immediata, a raggiungere una vasta platea di persone per far conoscere una cosa di cui io, da lucchese, vado orgogliosa: l'indipendenza che è nel nostro DNA e che ci ha sempre spinto a crescere. Ci ricorda che la fortuna di essere lucchesi non è una cosa accaduta per caso, ma stratificatasi per secoli, fatta da cittadini capaci che vogliono bene alla città". Ha sottoscritto le parole della collega Vittorio Fantozzi, che ha definito Lucca "un faro di libertà che continua a brillare anche in momenti un po' cupi".
Sempre sulla libertà come carattere fondante di Lucca, nella storia e nell'attualità, ha riflettuto Sonia Bernicchi, in rappresentanza di Industria Cartaria Pieretti gruppo PBA, sponsor dell'iniziativa. "Noi lucchesi siamo sempre stati atipici, ribelli anche. Abbiamo dimostrato di avere una forte personalità, di essere diversi dal resto dei toscani. Da città poco conosciuta che era fino a tempi recenti, Lucca è diventata negli ultimi 20 anni davvero internazionale, pur mantenendo la propria identità- si è sviluppata una lucchesità internazionale, che è importante proteggere". Ancora entusiasti dell'iniziativa per la sua valenza culturale di celebrazione dell'identità lucchese si sono detti gli altri sponsor: la direttrice di Confcommercio Sara Giovannini, Michele Serafini della concessionaria Lucar e Nicola Giannecchini, amministratore del Gruppo Giannecchini, che ha definito l'iniziativa "lodevole".
L'intervento conclusivo è stato affidato a Ilaria del Bianco, presidente dell'associazione Lucchesi nel Mondo. "Nel corso degli ultimi 13 anni, Lucchesi nel Mondo ha collaborato con la Zecca su tre medaglie, ripercorrendo gli elementi caratteristici della cultura lucchese; e stiamo lavorando adesso ad una quarta- ha ricordato- Queste medaglie noi le abbiamo portate nel mondo come facevano i vecchi lucchesi con le loro monete, come regalo di rappresentanza della nostra associazione: da quelle immagini partiamo per spiegare la nostra città. Nelle nostre medaglie, sempre una cosa è rimasta ferma: la scelta di mantenere il motto Libertas, rappresentante di un tratto che è rimasto codificato nel DNA dei lucchesi, qui e ovunque nel mondo".
L'incontro si è concluso con la consegna, da parte di Franco Mungai, consigliere della Zecca, e Roberto Orlandi, che materialmente porta avanti le attività produttive, di alcuni esemplari della moneta, oltre che a tutti coloro precedentemente nominati, anche agli assessori Moreno Bruni e Mia Pisano e, in rappresentanza della Nazione, a Francesco Meucci e Guglielmo Vezzosi.