Seguire Jacqueline Kennedy come cronista durante il suo soggiorno alla Villa Reale di Marlia, intervistare Mina, Gino Paoli, ma anche Mario Tobino, seguire la Lucchese negli anni d'oro e in quelli meno fortunati. Queste sono solo alcune delle esperienze vissute da Luciano Nottoli, giornalista che, quest'anno ha ricevuto una targa dall'Ordine dei giornalisti della Toscana per i suoi 50 anni di carriera (il tesserino gli è stato dato infatti il 20 marzo 1972). Proprio per questo importante traguardo, pochi giorni fa, il sindaco Alessandro Tambellini si è congratulato con lui "per l'impegno e l'amore per la propria professione" che sono sempre stati costanti durante questo lungo periodo.
Ma, come racconta Nottoli alla Gazzetta di Lucca, la sua collaborazione cominciò assai prima di quel tesserino ovvero nel 1962: "Iniziai a scrivere per 'La Nazione' quando avevo 17 anni e mezzo, e in redazione c'erano solo altre due persone: Andrea Angeli, caposervizio, e Leone Grassi che si occupava dello sport. Le mie passioni? La scrittura e il calcio e, proprio per questo, il primo evento che seguii fu un torneo in notturna a Paganico, dove andai in bicicletta dato che non avevo ancora la macchina. Piano piano però mi chiesero di occuparmi delle interviste ai giocatori della Lucchese e di fare degli articoli sugli allenamenti della squadra".
Nel 1965 Nottoli partì per il militare per Messina ma ebbe modo di sfruttare la sua esperienza scrivendo per il giornale del Comando; quando poi tornò a Lucca ,nel 1966, ricominciò a collaborare con La Nazione e a seguire la Lucchese, il cui presidente era diventato l'industriale Lino Quilici.
Della Lucchese da quel momento, come giornalista, ha seguito tutta la storia scrivendo articoli - a parte il periodo che va dal 1970 al 1974 quando si dovette trasferire a Genova perché vinse il concorso alle Poste – ha partecipato anche alle trasferte e ha vissuto con la squadra vittorie e sconfitte. "Anche a Genova comunque ho continuato a seguire il calcio – sottolinea Nottoli - per il 'Corriere dello Sport' solo che scrivevo delle partite delle città liguri; finalmente poi, nel 1974 fui trasferito alle Poste di Lucca e nel pomeriggio andavo a "La Nazione" continuando così il mio lavoro di giornalista e seguendo la Lucchese".
Quando parla della Lucchese, Nottoli è un fiume in piena, traspare anche dai suoi occhi la passione per questa squadra: "A metà anni Settanta la Lucchese fu acquistata da Vasco Vannucchi. Erano i tempi del dottor Carli, dell'amico Claudio Nassi come dirigente sportivo. Sono veramente molti i ricordi che mi ritornano alla mente come quando la Lucchese andò in serie B (1989 -90) grazie a Corrado Orrico e la Coppa Italia vinta dalla squadra a Palermo in uno stadio rinnovato pronto ad accogliere le partite dei Mondiali di Italia '90. Ho conosciuto decine di presidenti e direttori sportivi della società, fra cui Romeo Anconetani, Egiziano Maestrelli e Marcello Lippi con cui ho stretto anche un legame di amicizia". Una curiosità? I primi anni Nottoli ha seguito la Lucchese insieme al grande fotografo Alcide Tosi; poi ha visto crescere i figli di Alcide, Mimmo e Claudio che sono subentrati come fotografi de "la Nazione"per la squadra.
Un ricordo speciale che però non riguarda la Lucchese è quando nel 1967 dovette seguire Jacqueline Kennedy che venne ospitata dalla famiglia Pecci Blunt alla Villa Reale di Marlia per una settimana. Venne anche a Lucca e visitò il sotterraneo del Baluardo San Paolino accompagnata dal sindaco Martinelli.
"Nei giorni seguenti – dichiara Nottoli - fui chiamato dall'ammiraglio Salom di Villa Mansi che mi consegnò un filmato di quei giorni. Fui così contattato anche dalla rivista "Gente" che mi pagò un soggiorno di tre giorni a Milano più il viaggio in aereo, oltre naturalmente le spese per il mio lavoro di cronista, per fare un'esclusiva.
Fu dedicata persino una copertina della rivista sul soggiorno di Jacqueline Kennedy a Villa Reale".
A seguito di questa esclusiva Nottoli fu chiamato da "Il Giorno" che gli propose un contratto a tempo indeterminato ma fu costretto a rinunciare perché lo stipendio iniziale non gli avrebbe permesso di vivere in una città costosa come Milano e così tornò a Lucca a collaborare con La Nazione.
Alla morte di Paolo Galli, Nottoli subentrò a "Tuttosport" dove ha collaborato per molti anni, occupandosi anche di boxe: "Ho intervistato anche a Colle Paradiso il pugile Sandro Mazzinghi che diventò campione europeo e che all'epoca era allenato dal preparatore Adriano Sconcerti".
L'esperienza giornalistica di Nottoli è passata anche dalla radio – è stato infatti direttore di Radio Star – e negli anni si è occupato per La Nazione di seguire le conferenze di eventi culturali e non solo, a Lucca, Capannori e persino in Garfagnana.
E' difficile approfondire e sintetizzare in un articolo 50 anni (anzi 60) dell'attività giornalistica di Nottoli che spazia dallo sport alle interviste ai personaggi famosi e molto altro ancora; sarebbe interessante che tutto il materiale venisse raccolto in un libro per far capire anche ai giovani l'evoluzione della professione negli anni: da quando si usavano le macchine da scrivere ed era quindi impossibile correggere una bozza sbagliata e andava quindi riscritta dall'inizio, a quelli di ora dove con un computer si fa in un attimo a cancellare un refuso.
A Luciano Nottoli, amico e collega, le felicitazioni di tutti i componenti delle Gazzette per questo importantissimo traguardo raggiunto.