Con una interrogazione rivolta al sindaco e all'amministrazione comunale, la consigliera del gruppo Futura Camilla Corti chiede che si faccia finalmente chiarezza sull'intervento di messa in sicurezza realizzato a Boveglio in via della Torre, all'entrata del paese, nei mesi scorsi, a seguito del crollo parziale del tetto e dei solai di un'abitazione.
"Nessuno mette in discussione la liceità dell'intervento – spiega Corti – da parte degli uffici del Comune. Quello che però mettiamo in discussione è la completa assenza della politica in questa vicenda, che ha fatto costruire una gabbia di cemento e acciaio davanti alla facciata di una casa, a pochissimi metri dal Procinto e dalla Torre civica di Boveglio, entrambi beni posti sotto tutela e simboli del paese, che dovrebbero essere curati e valorizzati, mentre in questo modo vengono degradati. Infatti oggi, chi entra nell'abitato dalla parte alta, si trova di fronte questa impalcatura prospiciente il terrapieno dove sorge la Torre. In questi giorni, in relazione alla candidatura delle arcate di viale Santissima Annunziata a un bando regionale, abbiamo sentito l'amministrazione esaltare il proprio operato, affermando testualmente: 'la sicurezza e il decoro sono determinanti per vivere bene e con serenità in un luogo'. Esattamente quello che non è stato fatto a Boveglio, dove il problema della sicurezza non è stato risolto che parzialmente, visto che la casa continua a crollare, generando pericolo non solo per le abitazioni vicine, ma anche per l'incolumità pubblica, dal momento che nei nostri paesi montani le case si appoggiano le une alle altre, e dove si è sfregiato un bene della comunità, in barba a qualsiasi tipo di decoro, oltre che di decenza".
Attraverso l'interrogazione depositata in Comune in queste ore, la consigliera Corti, oltre alla ricostruzione della vicenda, chiede all'amministrazione comunale come intenda superare, e in che tempi, questo stato di cose, visto che l'opera di messa in sicurezza così realizzata in via della Torre è stata definita dall'amministrazione stessa come 'provvisoria' in atti ufficiali.
"Questo caso specifico – aggiunge Corti – sul quale abbiamo focalizzato la nostra attenzione, rappresenta esattamente quello che non si deve fare in casi simili. E poiché a causa del progressivo spopolamento dei paesi montani, a cui anche Villa Basilica e le sue frazioni è stata ed è tuttora sottoposta, molti edifici non solo di Boveglio, ma anche degli altri paesi del territorio comunale presentano problemi dovuti all'incuria, e in certi casi al completo abbandono da parte dei proprietari che vivono altrove o non sono addirittura rintracciabili, è essenziale che l'amministrazione comunale faccia comprendere ai cittadini quali sono i suoi piani e i suoi programmi per contrastare questo fenomeno, per evitare che si diffonda il degrado nei nostri paesi e che gli abitanti che sono rimasti ad abitarvi non siano costretti a lasciare le loro case e trasferirsi altrove, ciò che rappresenterebbe la più grave conseguenza dell'attuale stato delle cose".
Abitazioni che crollano e interventi di messa in sicurezza: Camilla Corti del gruppo Futura interroga l'amministrazione comunale
Scritto da Redazione
Piana
27 Settembre 2024
Visite: 217