È passato un anno da quando questa pandemia è cominciata e durante questo tempo le lacune in ambito sanitario, economico e sociale sono emerse sempre di più. La pandemia e le conseguenti misure di lockdown hanno avuto ripercussioni importanti a livello personale, sociale ed economico. Ne ha risentito soprattutto la salute mentale della popolazione. La tensione sociale è a livelli alti, soprattutto colpisce le donne, i giovani sotto i 20 anni e particolarmente chi soffre di disabilità.
A parlare Giada Alessandri di Fratelli d'Italia che aggiunge:
La vera inclusione di queste persone non c'è mai stata e le mancanze che subiscono sono state ancor di più evidenti. Per tanti è mancata una rete istituzionale di supporto e il reale sostegno ai disabili è stato dato dal familiare che se ne prende cura, cioè il Caregiver, figura non giuridicamente riconosciuta, né in alcun modo tutelata e ciò rivela in maniera inequivocabile quanto anch'esso sia invisibile, dato per scontato e considerato irrilevante. Tutto ciò, va detto, penalizza in modo particolare le donne, visto che ancora oggi la stragrande maggioranza di coloro che prestano assistenza informale è di genere femminile e sopperisce la mancanza delle Istituzioni.
La pandemia di Covid-19 ha ulteriormente svelato tutta la fragilità dei buoni propositi - prosegue - e l'inconsistenza di obiettivi normativi che non si accompagnano a un vero cambiamento culturale e sociale. Sono stati chiusi tutti i centri diurni, molti disabili sono rimasti "rinchiusi" in casa senza assistenza, le persone con scarso tessuto relazionale sono state abbandonate e non è andata meglio a quanti erano residenti presso le RSA, dove si sono verificate silenziose stragi di una popolazione vulnerabile. Le persone affette da disturbi mentali hanno subito ripercussioni immense dalle misure d'isolamento, e la didattica a distanza era inaccessibile per i più. Non è esagerato finire dicendo che la pandemia ha rivelato l'inconsistenza e la fragilità che è stata fatta fino ad ora per una reale inclusione e che gli ottimi principi d'inclusione erano stati pensati per una società che non è preparata culturalmente e scarsamente sensibile alle fragilità.
Da mamma e Caregiver di un ragazzo disabile - scrive Giada Alessandri capo del dipartimento sociale e disabilità di FdI Capannori - mi sono sentita realmente abbandonata dallo Stato e dalle Istituzioni. Mi sarebbe piaciuto che per quel minimo di autonomia che hanno i territori, nel mio Comune si fosse pensato a qualche soluzione che avrebbe reso meno confinati i disabili in casa ed alleggerito noi Caregiver dal "peso" giornaliero per l'accudimento del familiare.
Mi auguro - conclude Alessandri - visto il prolungarsi della situazione pandemica che si voglia realmente metter mano a questo perché la pressione sociale è veramente alle stelle. In questo ambito e per tutto il sociale Fratelli D'Italia si vedrà impegnato ad ogni livello per proporre alle competenti Istituzioni Pubbliche soluzioni concrete e migliorative della qualità della vita delle persone.