Ho letto sulla stampa le dichiarazioni di Lara Pacini, vicepresidente dimissionario di Aquapur, ed è necessario fare subito chiarezza coinvolgendo il Consiglio Comunale su una vicenda che presenta aspetti estremamente preoccupanti. E’ quanto afferma il capogruppo della Lega Domenico Caruso, per il quale Lara Pacini ha denunciato gravi e intollerabili condizionamenti esterni sulla gestione di una società nella quale il Comune di Capannori possiede una importante quota di partecipazione per il tramite della quale la città della piana è presente nella compagine sociale di Acque SPA.
E’ molto preoccupante il fatto, afferma Caruso, che la dottoressa Pacini abbia denunciato di essersi scontrata duramente con interessi di parte per una gara di appalto da 20 milioni per fortuna gestita correttamente ma a questo punto è necessario che il consiglio comunale intervenga per fare chiarezza su quali siano stati gli interessi di parte configgenti con il principio dell’imparzialità e del buon andamento della pubblica amministrazione denunciati dall’ex amministratrice di Aquapur che avrebbe pure pagato personalmente il prezzo del proprio agire.
Ed è proprio per questi motivi, afferma Caruso, chiederò la costituzione di una commissione di indagine per fare luce su questa inquietante vicenda che è anche indicativa di un certo clima di disagio nel quale operano taluni amministratori di società partecipate che evidentemente non godono di totale indipendenza nelle scelte gestionali.
Certe situazioni, conclude Caruso, dimostrano ancora volta che la gestione del ciclo integrato dell’acqua sia materia da riservare a società interamente pubbliche essendo l’acqua un bene primario da cui le società private devono essere tenute alla larga.