"Il Piano strutturale intercomunale, che è in itinere per essere approvato, rappresenta una scommessa difficile ma ambiziosa: leggere, studiare e progettare lo sviluppo del territorio della Piana in modo comprensoriale, oltre i confini ristretti dei singoli Comuni. Il Piano sta producendo un lavoro di analisi e di studio del territorio che non si era mai visto nella Piana di Lucca: la rete delle infrastrutture, i bacini idrografici, i fenomeni franosi e di rischio idrogeologico, il patrimonio forestale e naturalistico, quello edilizio e produttivo, nonché quello storico e paesaggistico, con il Piano strutturale troveranno una lettura comune e sistematica in un territorio dove, per anni, su molti fronti ogni campanile ha lavorato per conto suo".
A dirlo sono gli amministratori dei 4 Comuni della Piana impegnati nella redazione del Piano strutturale Intercomunale della Piana di Lucca, Capannori - capofila del percorso -, Altopascio, Porcari e Villa Basilica. "Il Piano strutturale intercomunale - spiegano - è stato adottato a dicembre 2023. A seguire si è aperta una fase di illustrazione del piano che ha consentito a centinaia di cittadini e imprese di presentare osservazioni affinché il Piano possa essere migliorato e arricchito dal contributo di tutti. Tra le svariate osservazioni pervenute, che sono in fase di analisi e di valutazione da parte degli uffici, ci sono anche le importanti richieste di approfondimento tecnico pervenute dalla Regione Toscana su alcuni fronti molto importanti e delicati come la difesa del suolo, il rischio idraulico ed idrogeologico, la valutazione ambientale. Tra queste, in particolare, gli uffici del Genio Civile della Regione, anche in virtù dei fenomeni climatici sempre più estremi e violenti, ha richiesto, per un territorio complesso e fragile come la Piana di Lucca, degli approfondimenti importanti sul fronte della sicurezza idraulica. Tali approfondimenti, di cui si capisce l'importanza per la pianificazione, hanno richiesto anche lo stanziamento di ulteriori risorse economiche, da parte dei Comuni, per dettagliare e approfondire gli studi idraulici e geologici del territorio, che sono attualmente in corso. Si tratta di una mappatura approfondita del territorio inedita nella sua specificità, che prevede anche ispezioni video sul posto dei numerosi tratti tombati dei corsi d'acqua, pratica particolarmente importante dopo disastri alluvionali che hanno riguardato l'Emilia Romagna e anche alcune zone della Toscana. Un lavoro inedito per la Piana di Lucca che, una volta terminato, ci consegnerà un quadro ancora più puntuale e consapevole su cui programmare gli interventi futuri in campo di urbanistica".
"Per quanto riguarda le salvaguardie che riguardano i 4 Comuni, invece, si tratta di misure previste dalla legge regionale per evitare il consumo di suolo. Sono sospese le pratiche edilizie che producono trasformazioni rilevanti del territorio come gli interventi di ristrutturazione urbanistica o le nuove costruzioni. Per il comparto produttivo le possibilità di ampliamento restano fuori dai limiti delle salvaguardie e quindi sono tutte regolarmente possibili. Lo stesso vale per l'edilizia residenziale: restano fuori dai divieti tutti gli interventi per il recupero e la valorizzazione del patrimonio edilizio esistente come gli ampliamenti, gli interventi di ristrutturazione edilizia, di demolizione e ricostruzione. A questo punto, una volta terminato il lavoro di esame delle osservazioni dei cittadini e conclusi gli approfondimenti tecnici richiesti dalla Regione Toscana, il Piano Strutturale tornerà all'esame dei quattro consigli comunali affinché possano essere esaminate e approvate le modifiche allo strumento urbanistico".